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  • Il sistema di licenze in Italia per gli operatori internazionali di Blackjack

    Il mercato del gioco online in Italia sta vivendo un grande cambiamento. Con l’inizio di una nuova legge, il paese sta creando un sistema legale più chiaro e severo nei confronti di chi vuole immettere nel mercato italiano piattaforme non regolamentate. Tutto ciò tocca direttamente giochi famosi come il blackjack online.

    Le nuove leggi e il contesto legale

    Con la pubblicazione del bando prevista tra fine dicembre 2024 e inizio 2025, l’Italia ha aperto la possibilità ad una competizione pubblica per immettere circa 50 nuove licenze sul mercato. Le autorizzazioni dureranno nove anni e copriranno, con una singola licenza “ombrello”, casinò online, blackjack online, scommesse sportive, poker e bingo.

    L’arco di tempo valido per presentare la domanda va dal 31 marzo al 30 maggio 2025, e ogni licenza ha un costo fisso di sette milioni di euro da pagare in due tranche; una alla concessione della licenza, l’altra prima dell’inizio dell’attività. Un’altra novità riguarda la creazione di una tassa sul lavoro pari al 3% del guadagno totale dal gioco (GGR) tolte le tasse.

    In più, lo 0,2% del GGR deve essere speso per  campagne per il gioco sicuro, mostrando l’impegno e la volontà dell’Italia nel proteggere il giocatore. È una struttura che, anche se ha costi importanti, offre un quadro di leggi ferreo e ben chiaro; questo è apprezzato da molte aziende internazionali che vogliono entrare in un mercato regolamentato.

    Requisiti per l’iscrizione e luogo

    A differenza di quello che si può pensare, non serve avere sede o tecnologie in Italia per subentrare nel mercato italiano. Però, l’operatore deve operare nello Spazio Economico Europeo (SEE). In questo caso, le aziende con sede in paesi come il Regno Unito, Gibilterra, Alderney e l’Isola di Man non possono operare in questo mercato.

    Questo aspetto della localizzazione ha anche un impatto fiscale: l’infrastruttura fuori dall’Italia (ma dentro il SEE) aiuta ad evitare il pagamento delle tasse sulle società italiane, a meno che l’operatore sia visto come residente fiscale in Italia per la presenza di una organizzazione stabile.

    Doveri tecnici e di conformità

    Dal punto di vista tecnico, l’ADM ha stilato una serie di regole molto specifiche. Le piattaforme di gioco devono essere certificate secondo linee guida riguardanti l’architettura software, la gestione dei dati, l’accesso degli utenti e la sicurezza delle infrastrutture informatiche.

    Ogni parte del “sistema operativo” – dai siti web, app, sistemi di conti e presa delle giocate – deve essere confermata con test funzionali, con ispezioni e controllando sempre il codice sorgente.

    L’ADM ha anche reso più stretti i controlli sulla posizione delle infrastrutture tecniche. Prima bastava una prova autocertificata, ma ora è necessaria una verifica documentata della collocazione fisica dei sistemi, per sicurezza e per maggior trasparenza da parte dell’ente regolatore.

    Impatti sul mercato e quadro europeo

    Tutto il processo di riforma è stato rivisto dall’Unione Europea. Hanno monitorato un periodo di stop terminato il 18 ottobre 2024. In questo lasso di tempo, sono arrivate osservazioni e consigli, anche da altri organi come la Malta Gambling Authority.

    Il risultato è stato un via libera da parte della UE che rende più solido il modello italiano. Le vecchie licenze sono scadute a fine 2024 e sono state estese solo fino alla fine del nuovo bando.

    Questo vuol dire che i gestori che vogliono continuare ad elargire i propri servizi in Italia devono partecipare alla nuova gara. Il governo pensa di raccogliere circa 350 milioni di euro solo dalla vendita delle licenze e altri 100 milioni all’anno da tasse e contributi.

    Per finire

    Il sistema di licenze online creato in Italia segna un momento importante verso la regolamentazione moderna del gioco d’azzardo online. Non è solo una questione di regole più dure o costi maggiori; è una visione diversa che prova a responsabilizzare i gestori, proteggendo i clienti e rendendo il mercato più competitivo.

    Le società che vogliono offrire giochi di blackjack online ai giocatori italiani devono non solo spendere soldi, ma anche mostrare trasparenza, fiducia e dedizione verso il gioco responsabile.

    Il modello europeo è sempre più concentrato sulla sicurezza e regolarità nei giochi digitali e l’Italia si presenta come esempio di serietà istituzionale e apertura al mercato mondiale. Questo è un equilibrio difficile da ottenere, ma che – se è ben tenuto d’occhio – potrebbe offrire vantaggi duraturi per tutti gli operatori coinvolti.

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