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  • Perché le vongole o i tonni sono solo cibo mentre il cinghiale no?

    Spiegatemi una cosa, di grazia: queste due foto mostrano animali morti, prelevati dalla mano dell’uomo, le vongole pescate e cucinate vive, quindi torturate; il cinghiale abbattuto (da me) in selezione, zero stress, passato dalla vita alla morte in una frazione di secondo, morto sul colpo. Bene, qualche simpatico ipocrita che si crede moralmente più in alto di altri, tra l’altro in via del tutto anonima perché metterci la faccia costa, meglio fare i coniglivongole (quasi l’anagramma di un altro aggettivo più appropriato, ndr), qualche pirla, dicevo, ha segnalato al signor facebook la foto del cinghiale perché ritenuta dal contenuto violento. Ripeto, si tratta di due forme di prelievo del tutto legali di animali, la pesca e la caccia.

    In entrambi i casi gli animali muoiono, ma anche un idiota capisce che lo stress e le sofferenze cui sono sottoposti i pesci (sottratti dal loro elemento, l’acqua, muoiono per carenza di ossigeno e spesso vengono cucinati ancora vivi) sono infinitamente maggiori rispetto a quelli patiti da un cinghiale che pascola e passa dalla vita alla morte senza nemmeno accorgersene in una frazione infinitesima di secondo.

    Tra l’altro mentre le vongole o i tonni o le spigole se ne stanno in acqua senza rompere le palle a nessuno e senza fare danni, il cinghiale in questione stava devastando, mangiando, un campo di avena che qualche agricoltore aveva piantato.

    Perché le vongole, ma magari anche i tonni o le spigole o le aragoste, vengono considerate esclusivamente cibo, mentre il cinghiale prelevato legalmente è un povero animale ucciso a fucilate dal becero cacciatore di turno?

    Anonimo segnalatore, se hai qualche argomento rispondimi please, sono curioso di capire perché non riesci a cogliere neanche l’ovvio. Puoi rispondermi magari, anche mentre mangi scampi e gamberoni in riva al mare.

    Francesco Bottone

    effebottone@gmail.com

    tel: 3282757011

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