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  • Taglio agli stipendi dei consiglieri, D’Alfonso ora fallo

    Il Governatore D’Alfonso ha vinto nettamente le elezioni regionali, ma  ora  mantenga le promesse elettorali. In un recente comizio il neo governatore ha spiegato come le ragioni  della  piaga dello spopolamento che colpisce i piccoli paesini  del vastese siano da ricercare nell’assenza di lavoro, nell’incapacità di fare investimenti, in una qualità della vita sociale scadente, anche a causa dei tagli ai servizi. Ha detto inoltre che molte giovani  coppie sono costrette ad andar via e che perdere abitanti per un comune significava  perdere  valore, che in questi paesini c’è bisogno di un’economia che punti su agro-alimentare, ambiente e turismo. E ha manifestato il suo sdegno dichiarando: “Cosa ha fatto la politica per arginare lo spopolamento?- poi proseguendo: – Non basta assistere una persona malata, occorre che sul territorio ci siano i servizi necessari.”  Sottoscrivo tutte le Sue dichiarazioni, Governatore D’Alfonso, perché i piccoli comuni dell’alto vastese vivano, bisogna che la gente ci possa vivere, che ci possa lavorare e avere i servizi di cui una comunità necessita. I piccoli paesi, presidio delle aree economicamente marginali, si stanno spegnendo nel silenzio generale della politica. La maggior parte dei piccoli comuni dell’alto vastese sono lontani dai servizi e dal lavoro e sono spesso malserviti. La vivibilità di un piccolo paese è dettata da poche cose, il servizio scolastico e sanitario, un ufficio postale e dei negozi. Dove non ci sono più questi servizi, le persone vanno via, si  spostano verso i centri costieri e le citta capoluogo. Si rischia di avere piccoli paesini abitati da anziani soli. Come faranno gli anziani spesso con patologie croniche e senza un veicolo a spostarsi?  E la politica cosa fa?  Continua a tagliare i servizi. Lo spopolamento di questi  paesini deve essere considerato un problema sociale, Governatore D’Alfonso, e a nome di tanti cittadini Le chiedo di  impegnarsi a difendere i piccoli comuni dallo spopolamento come ha dichiarato in campagna elettorale. Nell’augurarLe buon lavoro, Le ricordo che da cittadino vigilerò affinché le  promesse fatte in campagna elettorale diventino realtà e,  come primo atto e dimostrazione del Suo interessamento per i piccoli comuni,  Le chiedo a nome dei cittadini di Celenza Sul Trigno e dei comuni  l’limitrofi, San Giovanni Lipioni, Torrebruna, Castelguidone, Guardiabruna, l’ immediato ritiro della delibera che vuole chiude la Guardia Medica di Celenza Sul Trigno. il ritiro si rende necessario e urgente perché la situazione sanitaria in questo territorio  è disastrosa.  Il più vicino PS è a Vasto distante oltre 90km tra andata e ritorno,  l’ospedale di Gissi è stato chiuso (unico ospedale chiuso in Abruzzo) ora si vogliono chiudere anche la Guardia medica di  Celenza Sul Trigno, e come se non bastasse è stato ridimensionato l’ospedale di Vasto, in quest’ultimo non è stata realizzata la tanto promessa emodinamica, mentre tra Chieti e Pescara se ne contano almeno tre o quattro. E vogliamo parlare del servizio pediatrico di Celenza e dei comuni limitrofi dove l’assistenza pediatrica prevista è di un ora a settimana? E cosa dire del servizio ambulanza? L’unica postazione presente sul territorio è H12, senza medico a bordo e distante oltre 23 Km da Celenza Sul Trigno. Mentre la postazione di il 118  è situata a  Gissi che è distante da Celenza Sul Trigno 34Km, con una viabilità disastrosa( curve, frane, buche, avvallamenti, interruzioni etc.). Insomma senza paura di essere smentiti la sanità nel nostro territorio dell’alto vastese è un disastro!  Tanto da farci diventare il SUD dell’Abruzzo,  facendoci vivere  un  forte gap con i cittadini di altri comuni,  con i centri costieri e le città capoluogo. Per questo, neo Governatore D’Alfonso, Le rinnovo l’invito a ritirare la delibera che chiude la guardia medica di Celenza Sul Trigno, come primo atto di una futura riforma dei servizi nei piccoli comuni.

     

     Daniele Leone

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