AGNONE – «Sarò a scuola a quell’ora, ma spero con tutto il cuore che ci sarà tanta partecipazione non solo della popolazione, ma soprattutto di amministratori di ambo i territori regionali interessati».
Linda Marcovecchio, vicesindaco di Agnone, non prenderà parte, dunque, al sit in al capezzale del ponte Sente organizzato dalla testata giornalistica l’Eco dell’Alto Molise-Vastese, ma la sua assenza è dettata esclusivamente da impegni lavorativi, mentre l’adesione morale alla manifestazione c’è tutta.
«Il lumino purtroppo evoca l’idea della morte, – continua la vicesindaco – ma noi dobbiamo convertire questo simbolo in un messaggio di aspettativa fiduciosa per la celere riapertura del viadotto che potrà avvenire solo se tempestivamente si svolgeranno le indagini e i lavori previsti con le prime risorse stanziate. Risorse che, probabilmente, dovranno essere integrate in maniera più massiva e che vogliamo al più presto veder disponibili. Certo, è trascorso un anno, di attesa, di rabbia, di lenta negoziazione, un anno a cui si aggiungerà un’attesa che non possiamo in questo momento prevedere e per la quale le espressioni amministrative devono lottare al fine di accelerarne la riapertura pur sapendo che alle nostre aree è stato inferto un colpo vitale che si somma ad altri problemi noti, amplificandone gli effetti. Credo che il Movimento a difesa delle aree interne, di cui all’incontro tenutosi a Canneto nei giorni scorsi, potrà dare a tutti noi la spinta a difendere e a garantire la dignità e la sopravvivenza dei nostri territori e di tutti coloro che non vogliono abbandonarli al di là degli svantaggi che li contraddistinguono».