AGNONE. Non risulta essere stato inserito all’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale atteso per martedì 5 novembre alle ore 18, ma sicuramente il tema sul futuro dell’ospedale San Francesco Caracciolo sarà trattato durante i lavori. A riguardo, dopo il documento a firma dei dodici sindaci dei comuni altomolisani, si infittiscono i contatti da parte degli amministratori con Roma per tentare di scongiurare la trasformazione del presidio di area particolarmente disagiata in ospedale di Comunità come previsto nella bozza del Pos formulata dai commissari. Ultime indiscrezioni vorrebbero l’interessamento da parte del consigliere regionale del M5s Andrea Greco che negli ultimi giorni avrebbe avuto un serrato colloquio con il sottosegretario e vice ministro alla Sanità, Pierpaolo Sileri. Al momento non è dato sapere cosa i due si siano detti, tuttavia ci sarebbe l’impegno di salvare e potenziare i servizi esistenti della struttura altomolisana che resta l’ultimo baluardo della sanità pubblica nelle aree interne nel triangolo tra le province di Isernia, Chieti e l’Aquila. Nel frattempo corre voce che una delegazione di esponenti del centrosinistra potrebbe essere ricevuta a breve dal ministro alla Sanità, in quota Leu, Roberto Speranza da sempre sensibile ai problemi legati agli ospedali di montagna. Dunque si starebbe lavorando su un doppio fronte romano recependo in pieno la proposta fatta la settimana scorsa dal primo cittadino di Capracotta, Candido Paglione, il quale, intervenendo nell’assemblea promossa dal comitato “Il Cittadino c’è”, disse apertamente di intraprendere la battaglia per la salvaguardia del “Caracciolo” nella Capitale dove si prendono le decisioni importanti. In tutto questo tam-tam resta da capire quale sia la posizione della Regione Molise sul futuro del nosocomio che di fatto tiene con il fiato sospeso migliaia di residenti. Infatti nelle prossime ore il consiglio regionale sarà chiamato a dare risposte sia alla mozione presentata dai 5stelle che vede per oggetto: le azioni a tutela del presidio ospedaliero di area disagiata, sia al documento sottoscritto dai dodici primi cittadini dell’alto Molise che intanto domani (4 novembre, ndr) impegneranno il prefetto di Isernia a sposare la causa del “Caracciolo”. Tornando ai punti dell’ordine del giorno l’agenda tra le altre cose prevede la discussione della variazione del Bilanci di previsione 2019, l’approvazione del regolamento comunale relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali e l’affidamento del servizio di tesoreria.
Comunità Montana – Non solo ospedale. Altro problema che assilla il territorio è quello di decifrare il futuro dell’ex Comunità Montana Alto Molise che al pari delle altre risulta commissariata ormai da oltre un decennio. Così i dodici sindaci appartenenti all’ente hanno deciso all’unanimità di investire l’assessore comunale di Agnone, Tonino Scampamorte chiamato ad aprire un confronto diretto con il presidente della giunta regionale, Donato Toma. Cosa che l’esponente dell’esecutivo Marcovecchio si è detto pronto a fare a partire dai prossimi giorni.