Accesso ai pascoli, tra legalità e illegalità. Le recenti indagini dei Carabinieri forestali in Alto Molise in merito a presunti casi di vera e propria “mafia dei pascoli“, operazione disposta direttamente dalla Procura europea, con sede in Lussemburgo, l’organismo indipendente dell’Unione incaricato di indagare, perseguire e portare in giudizio i reati che ledono gli interessi finanziari dell’UE, quali frodi, corruzione, riciclaggio e frodi Iva transfrontaliere, rendono ancor più attuale e calzante la due giorni di studi che avrà come scenario, nel corso di questa settimana, il paese simbolo dell’Alto Molise.
In particolare saranno i temi della frammentazione fondiaria e dei territori vuoti a finire sotto la lente dell’università, in collaborazione con gli enti locali. Il centro di ricerca Biocult “Risorse Bio-culturali e Sviluppo locale” dell’Università degli Studi del Molise organizza infatti, presso la Casa della Cultura di Capracotta, una due giorni di incontri e confronto locale su tematiche cruciali sia sul piano scientifico che del dibattito pubblico.
E’ dedicato all’accesso ai pascoli, tra legalità e illegalità, il workshop del 27 settembre organizzato con Rete APPIA per la Pastorizia e il Progetto Life “Shep for Bio” in sinergia con l’antica e prestigiosa Accademia dei Georgofili e l’International Year for Rangelands and Pastoralists 2026 (https://iyrp.info/) delle Nazioni Unite. Supportano l’iniziativa l’Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani e le Regioni Toscana e Molise, le quali patrocinano le giornate di studio e confronto considerando le tematiche strategiche per i loro territori. I lavori inizieranno alle ore 15 e termineranno alle ore 19. L’incontro sarà preceduto dalla visita guidata presso l’azienda di Valerio Berardi, un giovane pastore che da alcuni anni muove il proprio gregge di capre tra Duronia e Capracotta, sulla via verde dei tratturi.
Si inquadra nel progetto PRIN “WILDEBATE“, coordinato da Unimol, la seconda tavola rotonda sul tema “Tra selvatico e domestico: un confronto tra attori locali“. L’incontro proverà a fare il punto sul controverso tema della convivenza tra selvatici, in particolare orsi, cervi e cinghiali e le attività pastorali e agricole presenti nelle zone alte dell’Appennino. Molte voci a confronto, diversi expertises radicati nei territori per dare vita a un momento di studio e approfondimento volto a condividere esperienze e pratiche orientate a una coesistenza sempre più armonica e al sostegno delle attività produttive locali. I lavori di questa seconda giornata inizieranno alle 9.30 e finiranno alle 12.30.