A causa di una grave malattia che non le permette di uscire fuori di casa, la protagonista di Noi siamo tutto, Maddy (Amandla Stenberg), ha raggiunto la maggiore età senza vivere nemmeno una delle piccole esperienze sperimentate dai suoi coetanei. Cresciuta in una gabbia dorata con la sola compagnia della madre e dell’infermiera Carla (Ana de la Reguera), non ha mai ricevuto il primo bacio, né visto da vicino l’oceano e la spiaggia, se non in fotografia. Le uniche avventure concesse sono contenute nella pila di volumi letti sugli scaffali, quelle future nei libri che non ha ancora sfogliato. Così si è rassegnata a condurre un’esistenza di emozioni surrogato, priva di legami affettivi e relegata tra le pareti domestiche. Il cambiamento arriva con il rombo di un camion dei traslochi che imbocca il vialetto. I Bright, trasferitisi nella casa accanto, spediscono il figlio Olly (Nick Robinson) a presentarsi secondo le regole del buon vicinato, con in mano un invitante ciambellone appena sfornato. Olly nota Maddy nonostante lei cerchi di nascondersi in camera sua, e da allora prova a comunicare con la ragazza in tutti i modi possibili, attraverso vetri, finestre, sms e bigliettini di carta. Tra i due nasce una tenera amicizia, destinata a sfociare in un legame profondo e indissolubile che non potrà essere arginato da una semplice porta chiusa a chiave.
A. M.