«Alto Vastese ignorato dalla politica». E ancora «La salute è un diritto di tutti».
Sono alcuni degli slogan contenuti negli striscioni allestiti dagli attivisti del comitato civico di Celenza sul Trigno.
Monta la protesta in Alto Vastese, contro i continui tagli ai servizi, anche quelli essenziali come la sanità. Proprio Celenza ha perso la sede di guardia medica, a Castiglione Messer Marino la Asl non si degna di concedere un medico che salga a bordo dell’ambulanza del 118 per le emergenze; la viabilità è al collasso praticamente ovunque; il digital divide, con connessioni internet ridicole nella maggior parte dei comuni montani, è la triste realtà. Tutti sintomi di un territorio sofferente, ignorato e dimenticato dalla politica, di destra di sinistra e di centro.
Solo in questi giorni, a due settimane dal voto per le regionali, i vari occupatori di poltrone e improbabili candidati trasversali si ricordano che esiste anche l’Alto Vastese. Che quei paesi arroccati sui monti sono abitati da persone, da cittadini, da abruzzesi che hanno, per legge ma non di fatto, gli stessi diritti di chi vive a Pescara o a Chieti.
Contro il progressivo impoverimento del territorio a colpi di tagli ai servizi essenziali come appunto quello sanitario monta ora la protesta. E il comitato civico di Celenza invita alla mobilitazione, chiama a raccolta le forze giovani del territorio per fare casino, per dimostrare il proprio disappunto. Un blocco della Trignina, un’azione dimostrativa che assume ancor più importanza perché arriva appunto a pochi giorni dal voto per le regionali.
E insieme alla protesta monta la disaffezione nei confronti della politica e dei partiti tradizionali. E in molti daranno un voto di rottura contro il sistema dando il proprio consenso al Movimento 5 Stelle. Ne siamo certi. Scommettiamo?
Francesco Bottone
effebottone@gmail.com