Meta turistica per eccellenza, soprattutto per chi d’estate cerca refrigerio, il grazioso borgo del Molise altissimo riparte dopo la pandemia. Tanti gli appuntamenti in programma, in particolare la tradizionale “Pezzata”, che si terrà il 7 agosto. Quando si pensa all’altissimo Molise viene subito in mente Capracotta, una delle mete sciistiche più ambite ed esclusive dell’Italia centromeridionale. Una terra quasi incontaminata, ricca di montagne dove è ancora possibile apprezzare i valori semplici della buona cucina, dell’ospitalità e del turismo all’aria aperta, dell’ambiente e natura, artigianato e tradizioni, ma anche di arte e storia, sport, tempo libero e soprattutto prodotti tipici. Non manca nulla a Capracotta per carpire l’attenzione del turista.
Capracotta è un paesaggio da cartolina da ammirare – e non solo – perché il paesaggio viene posto al centro di scelte ambientali, economiche, sociali e culturali. Non solo, quindi, per le sue bellezze ma anche perché componente fondamentale del patrimonio culturale e naturale in cui la gente del posto si identifica. L’estate torrida sta spingendo molti ad aprire le case, a tornare con molto anticipo nel paese natio. In questo periodo è scattata la corsa ai preparativi delle manifestazioni estive che partiranno a fine luglio e si concluderanno nel mese di settembre.
Il dinamico presidente della pro loco Tiziano Rosignoli sta ultimando il programma che prevede come al solito, concerti musicali, rappresentazioni teatrali, convegni e spettacoli per bambini. Si partirà a fine mese con un interessante convegno sui pascoli. Con un pizzico d’orgoglio, però, Rosignoli annuncia che quest’anno la Pezzata si farà: «Il 7 agosto a Prato Gentile torna il rito della Pezzata. Siamo al lavoro per tornare a essere protagonisti di un evento atteso da migliaia di persone. Centinaia di volontari sono pronti a scendere in campo per far divertire i tanti visitatori che raggiungeranno la prima domenica di agosto il pianoro di Prato Gentile. Devo ringraziare tutti i membri dell’associazione pro loco e i tanti volontari per l’impegno che stanno mettendo. È solo grazie ad un gioco di squadra eccezionale che riusciamo a porre in essere tante manifestazioni».
Anche il sindaco Candido Paglione è al lavoro su più fronti. E guarda al futuro con la volontà di crescere: «Intanto sono soddisfatto per l’arrivo a Capracotta del Presidente Nazionale della Fisi che si è reso conto di persona delle forti potenzialità che hanno gli impianti di sci di fondo per tutto il comprensorio. Purtroppo, ci sono stati dei ritardi indipendenti dalla nostra volontà, a causa del Covid, che ora abbiamo superato, È partito il primo dei tre cantieri per la realizzazione di un Centro Federale per lo sci di fondo e speriamo di chiudere il cerchio al più presto possibile. Anche per quanto riguarda gli impianti di discesa di Monte Capraro si sta lavorando per mettere in sicurezza i piloni della seggiovia. Purtroppo, la tragedia del Mottarone ha fatto sì che anche da noi dovranno essere eseguiti tutti i lavori per la sostituzione dei cavi elettrici nel pieno rispetto delle nuove normative. Comunque, i lavori cercheremo di concluderli entro la fine dell’anno in modo da aprire gli impianti agli inizi di gennaio, neve permettendo».
È un sindaco in gran spolvero: «Stiamo lavorando sulle infrastrutture e i servizi, utili non solo a richiamare turisti, ma anche per trattenerli il più a lungo possibile. Dall’altro stiamo incrementando, grazie all’attivismo della locale pro loco, le manifestazioni estive puntando sulla qualità. Sono stati fatti molti lavori nel centro cittadino che hanno dato più decoro al paese. Massima attenzione anche all’ambiente e ai percorsi naturalistici. Se si intende fare una passeggiata nei nostri boschi – afferma Paglione – il periodo migliore è quello compreso tra i mesi di giugno e ottobre, quando la neve è assente sui percorsi. Tuttavia, si può camminare anche d’inverno. La frescura dei sentieri estivi e i tenui colori pastello dei cieli d’autunno non tolgono attrattiva all’inverno quando è possibile praticare lo sci di fondo, né alla primavera quando si passeggia circondati dalle intense fioriture».
Il sindaco Paglione fa anche una raccomandazione ai tanti appassionati della sentieristica: «È sempre bene ricordare che prima di avventurarsi a piedi è necessario studiare bene il percorso e controllare le condizioni meteo. In montagna in un paio d’ore si passa dal sole pieno al temporale. Comunque, da noi si possono effettuare escursioni con diverso grado di difficoltà sia per il trekking ma anche per mountain bike. In questo periodo estivo è possibile visitare anche il Giardino della Flora Appenninica, a quota 1.550 metri, situato sulle pendici del Monte Campo che si estende su una superficie di circa 10 ettari, dove è possibile ammirare spettacolari fioriture con diversi percorsi tematici anche per visitatori disabili. Se un turista arriva in estate a Capracotta si rende conto che il suo punto di forza – aggiunge Paglione – è proprio il territorio che sorregge il tessuto produttivo e il suo sviluppo. Le aziende lattiero casearie presenti sono il frutto di questa terra e gli imprenditori seguono alla lettera i consigli dei loro avi».
A Capracotta c’è un articolarsi dinamico di piccole imprese legate non solo alla lavorazione del latte ma anche alla ristorazione, alla ricettività. Ultimamente è sorto un albergo poco distante dal Giardino della Flora appenninica, che ha preso il nome della località Monte Campo da cui si può vedere tutta la vallata. Non solo alberghi ma anche accoglienti B&B, bar civettuoli come quello di Massimo Taccone che attira tanti giovani, ristoranti tra cui l’Elfo che attraverso forme e gusti fa pulsare il cuore della gastronomia locale, dove regna incontrastato il tartufo, prodotto da alcune aziende del posto che viene venduto in tutta Europa. Ci sono luoghi capaci di fermare lo scorrere del tempo, di creare un momento di stacco dell’adrenalina del quotidiano. Capracotta ha questo privilegio e ha tutte le carte in regola con grandi risorse da esibire a cominciare dall’agroalimentare. Per eccellenza è la terra del tartufo, nero e bianco, con un’importante produzione.
Dall’alto Molise, tra San Pietro Avellana e Capracotta, si stima provenga il 40% della produzione nazionale di tartufo bianco, senza dubbio il miglior souvenir. Senza dimenticare i prodotti caseari, tra cui i latticini, con i famosi salumi insaccati. Capracotta d’estate ha un fascino particolare che ne fa una meta molto ambita. Un luogo d’emozioni e di sapori. Con la speranza che il Covid si metta l’anima in pace.
di Pasquale Damiani