BOMBA – Bracconiere accusa le guardie volontarie: «Multate solo i rumeni, tanto non pago nulla».
Accusati di abuso di potere per aver multato un cittadino rumeno, intento nella pesca sul bacino di Bomba (Ch), privo del tesserino segna cattura obbligatorio e colto in flagranza mentre pescava con tre canne, in violazione alla L.R. 28/2017.
Sono le diffamanti accuse che sono stati costretti a ricevere gli agenti volontari dell’Arci Pesca Fisa, nei giorni scorsi, nel corso di un normale controllo in materia di pesca sul lago di Bomba. Colto in flagranza dalle guardie, l’uomo, un cittadino rumeno da tempo residente in Italia, ha accusato gli operatori di razzismo, di multare cioè solo gli stranieri, chiudendo un occhio nei confronti dei connazionali italiani. Il tutto è stato documentato in un video finito su Facebook.
Inoltre, al termine del controllo, lo strafottente trasgressore rumeno ha pronunciato chiaramente questa frase all’indirizzo del capo pattuglia e degli agenti accertatori: «Mi hai fatto già una multa in passato, non l’ho pagata. Non pago neanche questa».
L’associazione Arci Pesca Fisa di Chieti «rispedisce al mittente le accuse fatte dal cittadino rumeno e aggiunge che il rispetto della legalità non ha bandiera. Nessuno può permettersi di fare delle accuse di favoritismo, tanto meno uno che vìola la legge. Il giuramento degli agenti è di fedeltà alla Repubblica e di osservanza dei doveri d’ufficio che da esso scaturiscono nell’interesse dell’amministrazione e per il pubblico bene».