«Sarà la magistratura a chiarire se ci sono stati ritardi o inadempimenti da parte di enti o istituzioni. Questo però non è il momento per parlarne. E’ una questione di rispetto nei confronti delle centinaia di persone che stanno lavorando per questa emergenza. Vigili del Fuoco, militari, protezione civile, volontari e amministratori. Una macchina che con il cuore sta dando tutto per la nostra montagna. Oggi abbiamo avuto 3 Canadair e 1 elicottero, una flotta che non è presente in nessuno dei 17 roghi gravi presenti in questo momento in Italia. Cerchiamo di ridurre le polemiche e di non parlare senza cognizione di causa. Spero, almeno nelle prossime ore, che ci siano meno post farneticanti per non dire peggio. La nostra comunità è stata attaccata alle spalle da uno o più criminali che con fredda lucidità ci hanno inferto un duro colpo. Ma siamo testardi ed orgogliosi, insieme ce la faremo. Domani si riparte».
Sono le parole dell’assessore regionale alle Zone interne, Andrea Gerosolimo, in replica alle polemiche innescate dall’incendio che da giorni sta devastando il parco nazionale della Majella e il Morrone.
Infatti insieme alle fiamme non si placano le polemiche per i ritardi negli interventi, addebitati all’aver sottostimato la gravità dell’evento e alla scarsità di uomini e mezzi, soprattutto dopo l’accorpamento della Forestale nell’Arma dei Carabinieri. “L’abrogazione del Corpo Forestale ha di fatto reso inefficiente una macchina che prima lo era – afferma il deputato di Fi Fabrizio Di Stefano – I mezzi che prima intervenivano efficientemente oggi sono fermi nei garage e negli hangar”.
“Stiamo assistendo impotenti a un autentico fallimento del sistema di tutela anche preventivo del patrimonio naturalistico esistente in Abruzzo” dichiarava ieri Massimo Carugno della segreteria nazionale Psi. E il Forum H2O ricorda a giugno “il durissimo atto d’accusa dell’allora capo della Protezione Civile Curcio sull’impreparazione di diverse regioni, tra cui l’Abruzzo, sul rischio incendi”. Per il direttore del Parco della Majella, Oremo Di Nino, l’incendio del Morrone è “un grave danno alla biodiversità del Parco, in uno dei settori più belli e di pregio. Un vero e proprio attacco alle politiche di conservazione, danni che saranno visibili per anni”. Intanto a Sulmona si controlla la qualità dell’aria, con le centraline di monitoraggio dell’Arta che hanno già rilevato un innalzamento della concentrazione di alcuni inquinanti.