• News
  • Cacciatori con la matita copiativa al posto del fucile: milioni di voti che potrebbero essere determinanti

    Un cacciatore che al posto del fucile ha una matita, una matita copiativa per l’esattezza, quella con la quale si vota. E’ l’immagine lancio di una campagna informativa diffusa sui social, in particolare sui tanti gruppi dedicati alla caccia.

    Dopo le polemiche dei giorni scorsi innescate da una dichiarazione pro caccia del senatore 5 Stelle, Gianluca Castaldi, poi parzialmente rettificata, e delle aperture al mondo venatorio e delle armi sportive arrivate da Matteo Salvini, l’indecisione dei cacciatori, a pochi giorni dal voto, resta tale.

    Per chi votare? Quale partito assicura e rassicura i cacciatori che non verrà toccata la loro passione? Una passione, forse a torto considerata un semplice sport, che mette in moto una enorme economia e una altrettanto enorme macchina del consenso elettorale. 

    «Per il 4 marzo questa è la nostra forza. – si legge nel post pubblicato sui social – Ognuno, se deciderà di votare, voterà secondo coscienza e in piena libertà, dando giustamente prevalenza ai temi che gli stanno a cuore. Facciamolo in modo ragionato. Sappiamo tutti benissimo chi sono i candidati e le forze politiche che hanno ripetutamente espresso aperta ostilità alla caccia e alle armi sportive. È importante andare alle urne, magari con un occhio di riguardo a quei candidati che sappiamo essere vicini. È importante che il nostro mondo, insieme a tutte quelle forze sociali che hanno le loro radici nella ruralità, sia unito per chiedere a chi si presenta per amministrare il Paese nei prossimi anni, il riconoscimento del ruolo sociale, economico e gestionale della caccia. Bisogna convincersi e convincere indecisi e non cacciatori dell’importanza di questo appuntamento e del danno che deriva a tutta la società dal considerare la caccia e ciò che le ruota intorno come qualcosa di estraneo alla vita del nostro Paese. Quindi il 4 marzo tutti al voto. È importante votare. E votare bene».

     

    Sostieni la stampa libera, anche con 1 euro.