Capracotta ‘Paese del Benessere’, ad occuparsene l’Almanacco della Scienza del Consiglio Nazionale delle Ricerche che ha pubblicato un articolo sul Molise e nello specifico sulle peculiarità di Capracotta e del ‘Laboratorio per la Sostenibilità’. A darne notizia il sindaco, Candido Paglione.
Anche il Gambero Rosso ha recentemente riportato una notizia che esalta le unicità ambientali e gastronomiche di un territorio molisano, quello del Molise Altissimo, dove si trova uno degli orti botanici più alti d’Italia, il Giardino della flora appenninica, in località Capracotta, a 1.525 metri d’altitudine – scrive Edward Bartolucci -. Una riserva naturalistica che preserva dall’estinzione alcune specie vegetali rare, entrata a far parte di un progetto di sostenibilità ambientale che vede la partecipazione dell’Istituto per i polimeri, compositi e biomateriali (Ipcb) del Cnr di Pozzuoli, dell’Università del Molise e del Comune di Capracotta, volto ad attestare la qualità, la sicurezza e gli effetti benefici dei prodotti gastronomici tipici della zona.
“L’obiettivo è creare un laboratorio permanente per la ricerca e il monitoraggio di alcuni dei più diffusi contaminanti, sia nell’ambiente che nei prodotti agro-zootecnici, al fine di definirne e attestarne la qualità e la sicurezza”, spiega Cosimo Carfagna, ex direttore e ora ricercatore associato del Cnr-Ipcb, che sta lavorando al progetto ‘Miglioramento e innovazioni nella gestione della produttività, qualità e sostenibilità ambientale’. “Esso rappresenta il primo stadio di una progettualità più ampia, che ha come finalità la qualificazione e la valorizzazione delle produzioni agro-zootecniche anche sulla base del contenuto in nutrienti salutistici, ad esempio terpeni, antiossidanti, tenore in acidi grassi omega3 e un giusto rapporto omega3/omega6, strettamente legati all’ambiente e alla biodiversità dei pascoli locali. Un successivo passo sarà realizzare un efficace sistema di tracciabilità dei prodotti e della loro qualità, che potrà essere asseverata anche mediante un sistema di geolocalizzazione degli animali al pascolo tramite tecnologie avanzate. Il territorio del Molise Altissimo rappresenta un unicum socio-ambientale, caratterizzato da estese formazioni forestali di pregio, ma soprattutto da praterie estese e compatte che, oltre a contribuire alla bellezza del paesaggio, consentono alle aziende zootecniche che insistono sul territorio di continuare la secolare pratica del pascolamento. La bassa densità abitativa, l’assenza di insediamenti produttivi a carattere industriale e di pratiche agro-zootecniche intensive, nonché le caratteristiche orografiche dell’areale (soprattutto l’altitudine) fanno ragionevolmente supporre che il territorio non sia interessato dal fenomeno dell’inquinamento ambientale. Evidentemente tale supposizione va suffragata da dati scientifici e da un’azione di ricerca e monitoraggio permanente”.
Un territorio che si svela dunque come un giardino nascosto da preservare e curare, ma anche da visitare, come prima tappa di un itinerario per scoprire che questa regione non solo esiste, ma fa anche bene alla salute.