La dura vita del medico, è proprio il caso di dirlo, visto che un professionista pare sia stato preso a schiaffi mentre stava svolgendo le visite ambulatoriali presso il “Caracciolo” di Agnone. E’ lo stesso diabetologo Luciano D’Agostino a raccontare alla stampa di essere stato aggredito, in un primo momento solo verbalmente, poi anche picchiato, dalla accompagnatrice di una paziente. L’episodio si sarebbe verificato nella giornata di martedì all’esterno, quindi in sala di attesa, e successivamente all’interno dell’ambulatorio di diabetologia dell’ospedale “Caracciolo” di Agnone.
Da quanto raccontato, pare che la donna pretendesse che la sua accompagnata fosse sottoposta a visita specialistica anche in assenza della necessaria prenotazione. Il medico in questione ha tentato di spiegare che non era possibile eludere la regola della prenotazione obbligatoria e a quel punto la situazione è degenerata. Sono partiti gli insulti e le offese all’indirizzo del medico il quale, per tutelarsi ed evitare problemi ulteriori, ha richiesto l’intervento di una pattuglia dei Carabinieri. Un equipaggio del Radiomobile già in circuito si è portato sul posto per verificare l’accaduto. I militari, tuttavia, hanno faticato a far calmare l’accompagnatrice, in evidente stato di agitazione per via del rifiuto del medico di sottoporre a visita la sua congiunta.
La donna non solo non si è calmata, ma alla vista degli uomini in divisa ha perso ulteriormente le staffe. Secondo la ricostruzione fornita dal medico, la stessa avrebbe prima strappato dei fogli, letteralmente scippati dalle mani del professionista, per poi colpire quest’ultimo con uno schiaffo in pieno viso. L’aggressione e lo schiaffo, dunque, si sarebbero verificati addirittura in presenza dei Carabinieri. Il medico, tuttavia, non ha ancora presentato denuncia per la presunta aggressione subita, come confermato ieri dai Carabinieri.
«Nei confronti dei medici c’è un clima di ostilità diffuso, – ha dichiarato il medico ai microfoni della Tgr – non si può più sopportare. Non è la prima volta che il personale sanitario è sottoposto ad ingiurie e aggressioni». «E’ un fatto grave che si ripete di continuo, con espressioni ed atteggiamenti di arroganza che si registrano quotidianamente negli ospedali. – ha aggiunto il medico – Ho accolto comunque la paziente, anche se non c’erano le motivazioni per farlo. La donna che la accompagnava mi ha strappato i fogli dalle mani e mi ha colpito con uno schiaffo. Non ho fatto seguire alcun tipo di reazione».
Presumibilmente l’esagitata è stata poi allontanata dai Carabinieri. Più che un problema di sicurezza per il personale sanitario, tuttavia, secondo il medico l’episodio di Agnone lascia amareggiati gli operatori che durante il Covid erano stati dipinti come super eroi, mentre oggi, ammesso che sia vero, vengono presi a schiaffi dagli stessi pazienti.