CAMPOBASSO – “Con l’approvazione della legge regionale a favore dei soggetti affetti da celiachia, forniamo uno strumento importante, una risposta attesa da tanti cittadini del nostro Molise. Ringraziamo tutte le forze politiche del Consiglio regionale per l’attenzione e la sensibilità mostrate oggi in aula attraverso un voto unanime”. Così il presidente della Regione, Paolo di Laura Frattura, e il vicepresidente Vittorino Facciolla, assessore all’agricoltura, al termine dei lavori dell’Assemblea legislativa.
“I dati rilevati dall’Asrem – fanno notare Frattura e Facciolla –, ci dicono che soffrono di celiachia, malattia di ampia rilevanza sociale, 853 cittadini molisani, 237 sono di uomini, 616 donne, 724 sono di età adulta. A ciascuno di loro da oggi con questa legge, costruita con la partecipazione e la condivisione dell’Associazione italiana celiachia del Molise, offriamo l’opportunità di un’assistenza sanitaria mirata e non solo. Puntiamo con gli strumenti del Psr 2014-2020 a incentivare produzione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti privi di glutine. A noi sembra un giusto servizio alla collettività, il nostro testo ha una copertura finanziaria di 1,1 milioni di euro”.
Nello specifico, per quanto riguarda gli aspetti di natura prettamente sanitaria, la legge regionale “Interventi in favore dei soggetti affetti da malattia celiaca, compresa la variante clinica della dermatite erpetiforme” è finalizzata a
– migliorare le modalità di presa in carico delle strutture sanitarie e dell’accesso alle cure sul territorio regionale dei cittadini molisani celiaci individuando un centro di riferimento regionale e una rete assistenziale che assicurino al paziente celiaco in età pediatrica o adulta la diagnosi precoce, il follow up e la prevenzione delle complicanze;
– incentivare la formazione e l’aggiornamento professionale degli operatori coinvolti, predisponendo anche gli opportuni strumenti con la collaborazione di professionisti dell’Aic;
– istituire il Registro molisano dei celiaci;
– favorire l’educazione sanitaria del cittadino celiaco, della sua famiglia e dell’intera popolazione regionale;
– definire modalità di erogazione del contributo previsto dalla normativa in materia nell’ambito della quota di finanziamento destinato all’Asrem;
Tra le specificità, di rilievo anche l’attenzione posta sul versante delle politiche agricole per incentivare la produzione di grano saraceno e di altri cereali privi di glutine e favorire la produzione agricola e la trasformazione di prodotti senza glutine, con lo stanziamento di specifici contributi in coerenza con il Psr 2014-2020. La legge mira infatti a
– incentivare la produzione di grano saraceno e altri cereali privi di glutine e favorire nell’ambito delle proprie competenze e di intesa con il Sistema camerale regionale e le Associazioni di settore, la produzione agricola e la trasformazione e commercializzazione di prodotti senza glutine;
– ampliare le modalità di erogazione dei prodotti senza glutine anche alla grande distribuzione oltre che agli esercizi già autorizzati.
“Entro un arco temporale di tre anni puntiamo ad avere almeno 100 ettari investiti a tali cereali e almeno cinque imprese (agricole e non) che li trasformano e commercializzano”, è l’obiettivo condiviso dal presidente e dall’assessore.
C.C.