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  • Ciclo idrico: la Regione sopprime sei enti d’ambito. Imprudente: «Efficienza e riduzione di costi»

    La Regione Abruzzo ha soppresso i sei enti d’ambito abruzzesi nell’ambito del ciclo idrico integrato: i vertici regionali hanno firmato infatti il decreto di chiusura della liquidazione. Ne dà notizia il vicepresidente della giunta abruzzese con delega al sistema idrico integrato, Emanuele Imprudente.

    «Dopo un lavoro complesso, approfondito e certosino che era cominciato dieci anni fa sono stati liquidati definitivamente i sei enti d’ambito abruzzesi. – spiega Imprudente – E’ un risultato molto importante che chiude una procedura prevista da una legge regionale, come detto, ben dieci anni fa. Gli enti di gestione del sistema idrico integrato costituiti da consorzi tra i Comuni che fanno parte dei rispettivi sei ambiti territoriali ottimali (Ato) sono definitivamente liquidati, come stabilito dalla legge 191/2009 che ne ha disposto la soppressione, demandando alle Regioni l’attribuzione con legge delle funzioni connesse».

    Secondo Imprudente, lo scioglimento semplifica e snellisce il funzionamento del sistema idrico integrato regionale producendo riduzione di costi e migliorando il servizio: «Finalmente – sottolinea il vicepresidente – si arriva all’obiettivo dell’Ambito Territoriale Unico Regionale (ATUR), coincidente con l’intero territorio regionale, demandando la gestione unitaria all’ERSI (Ente Regionale per il Servizio Idrico Integrato) che subentra in tutte le posizioni giuridiche ed economiche dei sei Enti d’Ambito soppressi. Ho fortemente voluto che questo processo di liquidazione giungesse alla fine, per questo ho chiesto all’inizio del mio mandato che fosse impressa un’accelerazione: adesso il presidente dell’Ersi sostituirà di fatto tutti gli organi che componevano la governance degli Enti di gestione degli Ato, dai presidenti degli Enti d’Ambito ai consigli Direttivi, determinando univocità di programmazione, semplificazione nell’interlocuzione ed efficientamento dei procedimenti tecnici e amministrativi con una evidente riduzione dei costi».

    Il percorso cominciato con la legge regionale 9/2011 ha visto prima l’approvazione delle direttive necessarie alla costituzione dell’Ersi, poi l’insediamento degli organi nel 2016 e la nomina dei commissari liquidatori dei sei Enti; al termine della gestione liquidatoria, sulla base della relazione finale della gestione disposta dal Commissario Unico Straordinario, ruolo oggi svolto dal presidente dell’Ersi e delle relazioni dei sei commissari liquidatori si è, infine, predisposto il decreto che dichiara chiusa la liquidazione degli Enti d’Ambito.

    «Ringrazio i commissari liquidatori per il lavoro svolto – conclude Imprudente – il presidente dell’Ersi Nunzio Merolli e gli uffici regionali per l’impegno e la dedizione che hanno permesso il raggiungimento dell’obiettivo che ritenevo fondamentale ed imprescindibile. Questo traguardo, in un certo senso storico per la complessità degli adempimenti connessi e per una certa ritrosia strutturale, vuole essere al tempo stesso il punto di partenza di un nuovo approccio unitario, efficiente, efficace e trasparente per la gestione di una risorsa fondamentale per i cittadini e le imprese abruzzesi, l’acqua».

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