CAMPOBASSO – Buone nuove per i pensionati residenti all’estero e titolari di pensione erogata da enti non italiani che vogliono ritornare a vivere in Italia. “Come prevede la legge di Bilancio, infatti – spiegano dal patronato EPACA-Coldiretti di Campobasso – i titolari di pensioni erogate da enti esteri che fisseranno la loro residenza in un comune del Mezzogiorno con meno di 20mila abitanti avranno la possibilità di godere un regime fiscale opzionale che consente di tassare con imposta sostitutiva del solo 7%, per ciascun periodo di imposta di validità della scelta, i redditi di qualunque categoria percepiti da fonte estera o prodotti all’estero”.
Tale possibilità appare particolarmente vantaggiosa per i pensionati molisani residenti all’estero che potranno rientrare in regione fissando la loro residenza nella stragrande maggioranza dei centri ad eccezione di Campobasso, Isernia e Termoli che hanno una popolazione superiore ai 20mila abitanti.
Come afferma Giuseppe Colantuoni, Responsabile del Patronato EPACA, “l’opzione è a disposizione di tutte le persone fisiche, a prescindere dalla cittadinanza italiana o meno, a condizione che: non siano state fiscalmente residenti in Italia nei cinque periodi d’imposta precedenti a quello in cui l’opzione diviene efficace; trasferiscono la residenza da Paesi con i quali sono in vigore accordi di cooperazione amministrativa; siano titolari di redditi da pensione erogata da soggetti esteri. L’opzione – precisa Colantuoni – può essere esercitata nella dichiarazione dei redditi relativa all’anno in cui viene trasferita la residenza in Italia ed è efficace da tale periodo, rimanendo valida per i primi cinque periodi di imposta successivi”.
Scendendo più nel dettaglio, l’agevolazione si estende non solo al reddito derivante dalla pensione erogata dal soggetto estero, ma anche ai redditi di qualsiasi altra categoria percepiti da fonte estera dal richiedente. È prevista, peraltro, la facoltà per il pensionato di applicare “selettivamente” il regime, escludendo i redditi prodotti in uno o più Paesi esteri, che quindi saranno tassati con le regole ordinarie e per i quali si potrà fruire del credito per imposte estere, ove si verifichino fenomeni di doppia imposizione.
Per ogni ulteriore chiarimento è possibile recarsi presso gli uffici Coldiretti per ricevere la necessaria assistenza.