La decisione di affidare al “discernimento” dei pastori l’ammissione ai sacramenti per i divorziati risposati passa a maggioranza dei due terzi per 1 solo voto di scarto (178 sono i ‘sì’ rispetto ai 177 che erano richiesti per la maggioranza qualificata). E’ quanto risulta dai voti sulla Relazione del Sinodo. I ‘no’ sono stati 80.
Card. Schoenborn, comunione divorziati caso per caso – Il documento del Sinodo affiderà la riammissione ai sacramenti per i divorziati risposati al “discernimento” dei pastori, caso per caso. “I pastori esercitino il discernimento – ha detto il card. Christoph Schoenborn nel briefing in Vaticano – perché le situazioni sono diverse. Papa Francesco, buon gesuita, formato agli Esercizi di Sant’Ignazio, ha imparato da giovane questo discernimento: cercare di capire quale sia la situazione di tale coppia, di tale persona“.
Il sinodo, informa in un tweet il portavoce dei gruppi di lingua tedesca padre Bernd Hagenkord, ha approvato tutti i paragrafi della Relatio finalis con una maggioranza dei 2/3.
“Senza mai cadere nel pericolo del relativismo oppure di demonizzare gli altri, – ha detto il Papa al sinodo – abbiamo cercato di abbracciare pienamente e coraggiosamente la bontà e la misericordia di Dio che supera i nostri calcoli umani e che non desidera altro che tutti gli uomini siano salvati”.
Il sinodo “ci ha fatto capire meglio che i veri difensori della dottrina non sono quelli che difendono la lettera ma lo spirito, non le idee ma l’uomo, non le formule, ma la gratuità dell’amore di Dio e del suo perdono”. Lo ha detto il Papa chiudendo le assise, invitando a superare le “tentazioni” del fratello maggiore e degli operai gelosi.
Su pedofilia conferma tolleranza zero – La Chiesa ribadisce la “tolleranza zero” nei confronti della pedofilia. Parlando delle violenze all’interno della famiglia nella Relazione finale del Sinodo si sottolinea la necessità di “una stretta collaborazione con la giustizia”. Sui minori in particolare, “nella Chiesa sia mantenuta la tolleranza zero insieme all’accompagnamento delle famiglie”.
Gay, ogni persona va rispettata e accolta -“Ogni persona, indipendentemente dalla propria tendenza sessuale”, va “rispettata nella sua dignità e accolta con rispetto, con la cura di evitare ogni marchio di ingiusta discriminazione”. Lo sottolinea il Sinodo chiedendo “una specifica attenzione anche all’accompagnamento delle famiglie in cui vivono persone con tendenza omosessuale”.
La politica non deve limitare diritti famiglie – La politica non deve “limitare i diritti delle famiglie”. Lo sottolinea la Relazione finale del Sinodo, aggiungendo che “per questo vanno sviluppati il dialogo e la cooperazione con le strutture sociali, e vanno incoraggiati e sostenuti i laici che si impegnano, come cristiani, in ambito culturale e socio-politico”.