AGNONE. Coronavirus: fornire informazioni chiare e comprensibili ai migranti accolti nell’ambito del progetto Sprar e sensibilizzarli sui comportamenti corretti da tenere per limitare la diffusione della pandemia. Questi gli scopi del progetto “Coronavirus: tutto quello che dobbiamo sapere“, predisposto dall’équipe professionale della società Siproimi, che si occupa dell’assistenza delle famiglie in alto Molise. A riguardo e nel rispetto delle prescrizioni sanitarie si stanno svolgendo incontri a distanza, utilizzando supporti informatici evitando spostamenti e contatti interpersonali. L’obiettivo generale è quello di assicurare alle famiglie dei migranti le giuste informazioni dal punto di vista sanitario, socio-educativo, legale, psicologico relative all’emergenza sanitaria Covid-19. Un altro importante aspetto è la sensibilizzazione dei beneficiari al rispetto delle normative in atto rafforzando l’importanza della tutela dei minori e delle fasce deboli della popolazione. Per questa ragione nelle ultime ore si sono svolti due incontri, dividendo i beneficiari in base alla diverse lingue e paesi di provenienza.
Nel primo, il pediatra e infettivo logo Italo Marinelli ha illustrato la parte sanitaria, mentre l’educatrice Loredana Barisciano e l’insegnante di italiano Anna di Rienzo si sono occupate della parte socio-educativa, con particolare riferimento ai comportamenti da tenere negli spazi pubblici.
Nel secondo incontro l’avvocato Rita di Ciero ha spiegato le tematiche legali, i divieti e le sanzioni previsti dai vari decreti presidenziali. Infine Giuseppina Mitri ha affrontato gli aspetti psicologici. L’isolamento forzato e il periodo di quarantena ai quali i beneficiari sono stati sottoposti a causa dell’emergenza sanitaria hanno messo a dura prova il loro equilibrio psichico. Per questo si è reso necessario fornire loro sostegno psicologico per affrontare tutti i problemi causati da eventuali stati di ansia, paura, stress, nervosismo, confusione e solitudine. Un aspetto fondamentale è stato quello di sviluppare la capacità di resilienza dei beneficiari, aiutandoli a impiegare il loro tempo in maniera costruttiva tale da continuare a pianificare positivamente il loro futuro.
“L’iniziativa – hanno commentato i responsabili dello Sprar – ha rappresentato un punto di grande valore sociale che dimostra ancora una volta l’impegno e la serietà con cui viene perseguito il difficile obiettivo della piena integrazione dei migranti beneficiari del progetto”.