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  • Crisi idrica e sorgenti in secca, tutte baggianate: l’acqua c’è, ma si perde dalle condutture “colabrodo”

    Crisi idrica, «calo fisiologico delle sorgenti», acqua razionata, con situazioni limite come il Comune di Castelguidone che nel corso dei mesi estivi ha visto l’erogazione dalle utenze domestica limitata a un’ora ogni due giorni, roba da terzo mondo.

    Poi fai un giro in montagna e senti uno scroscio di acqua. Non ci sono sorgenti o torrenti, né si tratta dello scioglimento della neve. Approfondisci la ricerca e scopri la reale causa della carenza di risorsa idrica, in realtà una conferma, più che una scoperta: le tubature colabrodo dalle quali la preziosa acqua potabile si disperde in ambiente.

    Il tratto dell’acquedotto in questione è quello che dal vallone di San Maurizio, agro del Comune di Schiavi di Abruzzo, serve le utenze di Castelguidone, poco più a valle. Non è dato sapere da quanto tempo quella tubatura malmessa fa disperde preziosa acqua potabile. Giorni, ma forse settimane, se non addirittura mesi.

    La segnalazione è stata fatta al sedicente gestore del servizio idrico integrato e la “rinforziamo” a mezzo stampa con questo articolo di documentazione dello stato di degrado e incuria in cui versa quella parte di acquedotto. Non certo un caso isolato. Altro che crisi idrica…

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