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  • Crisi idrica: la Sasi convoca i sindaci, ma la soluzione è tornare all’acqua pubblica

    Si svolgerà il prossimo 7 settembre, alle ore 10, presso la Sorgente Verde di Fara San Martino, in via San Pietro, l’assemblea dei 92 Sindaci dell’ex Ato n. 6. A convocare la riunione, il Presidente della Società per il Servizio Idrico (SASI), Gianfranco Basterebbe, sollecitato alcuni giorni fa a tenere l’incontro dal primo cittadino di Fossacesia, Enrico Di Giuseppantonio. A Fara San Martino sono attesi Nunzio Merolli, Presidente dell’Ente Regionale per il Servizio Idrico Integrato e il direttore dell’ERSI.

    «Ho richiesto la convocazione dell’assemblea dei sindaci aderenti alla SASI per un confronto sulla critica situazione idrica che ha caratterizzato l’ultima stagione estiva – spiega Di Giuseppantonio -. Sono grato al Presidente Basterebbe per averla accolta e accettato un confronto con tutti noi sindaci. Da mesi la mia città e tanti altri comuni subiscono interruzioni nell’erogazione d’acqua e questo ha rappresentato e continua ad essere un grosso problema per tutti. A causa del razionamento del servizio, ci siamo trovati a dover far fronte ad una vera e propria situazione emergenziale, che ha colpito cittadini, le numerose aziende che operano nel nostro territorio e soprattutto gli operatori turistici. Un quadro che ha avuto pesanti ripercussioni sull’economia. Il presidente Basterebbe ha accolto la mia richiesta e il prossimo 7 settembre avremo l’opportunità tutti insieme di affrontare in ogni suo aspetto il problema. Quello dell’approvvigionamento idrico – conclude Di Giuseppantonio, che è anche vice presidente del Consiglio Nazionale Anci – è divenuta una questione tra le più urgenti da affrontare e risolvere. E fuor di dubbio che occorrono finanziamenti per sostituire una rete obsoleta, soggetta spesso a rotture, che determinano interruzioni di un bene pubblico come l’acqua. E’ indispensabile a questo punto agire unitariamente, senza inutili polemiche, ma con proposte condivise, serie e concrete, per dar maggior forza alle nostre richieste da avanzare a Governo e Regione Abruzzo».

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