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  • Derby del “Civitelle”: Agnonese a testa alta, ma il pareggio serve a poco

    AGNONE – Un pareggio che serve a poco, ma tiene accesa la flebile speranza di raggiungere per lo meno i play-out. Contro il quotato Campobasso, l’Agnonese gioca un derby a viso aperto, passa in vantaggio, accarezza la vittoria per venti minuti, ma a cinque dal termine deve arrendersi alla bestia nera Musetti, già all’andata protagonista di una doppietta. Così il ritorno di Antonio Mecomonaco sulla panchina dei granata ha un sapore agrodolce soprattutto se si considera il risultato. Sul piano del gioco, infatti, l’undici di casa non è dispiaciuto, tutt’altro. Grinta, cuore, corsa, motivazioni, hanno infuocato il numeroso e generoso pubblico presente sugli spalti.

    Peccato per il finale che premia i rossoblu i quali non hanno mollato di un niente, in particolare dopo lo svantaggio. Onore e merito, insomma,  ai cugini, che come ribadito alla vigilia del match, non hanno regalato nulla agli altomolisani. E’ il bello del calcio, quello pulito, lontano da combine e biscotti come purtroppo si verifica da altre parti. Al “Civitelle” si respira aria di festa. Famiglie, bambini, anziani più un torpedone di oltre duecento persone provenienti dal capoluogo, fanno da contorno all’arena verde di viale Castelnuovo pronti ad incitare i propri beniamini. Parte fortissimo il Campobasso che dopo un solo giro di lancette centra l’incrocio dei pali con Giacobbe. Chiaro segnale che tra le due corregionali si giocherà con il coltello tra i denti. Intanto l’Agnonese reclama per un calcio di rigore su Formuso (14’) che va a terra in area un secondo prima di calciare a rete, per Taricone di Perugia si può giocare. L’attaccante ex Fasano ci riprova (21’), quando dopo un veloce scambio  con Ribeiro chiama alla parata Sposito che mette in corner. L’Olympia c’è, ma l’occasione più ghiotta capita sui piedi dell’argentino Alessandro sul finale di tempo (37’).

    Spalle alla porta il centravanti elude la marcatura di Cassese e si ritrova a tu per tu con Maraolo che grazia di un soffio. La ripresa si apre sulla falsariga di quanto accaduto nel primo tempo con l’Agnonese che tenta l’affondo (51’). Bisceglia rimette un invitante pallone dall’out di sinistra per Diarra che da ottima posizione cicca. Bagatti capisce che è arrivato il momento di Cogliati e richiama in panca Giacobbe (53’). Proprio il neo entrato serve sul dischetto di rigore la sfera del possibile vantaggio (57’) a Musetti che tuttavia non fa i conti con un superlativo Maraolo. Scampato il pericolo è l’ex di turno Mattia Bisceglia a mandare in visibilio i supporters del Grifo (66’). Ricciardi su punizione disegna una parabola per la testa di Diarra appostato sul secondo palo, tocco per Bisceglia che da due passi beffa Sposito. I Lupi schiumano di rabbia e se la prendono con l’assistente di Taricone per una sospetta posizione di fuorigioco del giocatore dell’Agnonese, ma la giacchetta nera umbra convalida: 1-0. Alla mezzora Magri spedisce di testa altissimo, mentre due minuti più tardi Diarra fa decisamente meglio e chiama al prodigioso intervento Sposito che toglie il pallone da sotto la traversa. A questo punto i granata si abbassano favorendo l’avanzata dei Campobasso che perviene al pareggio all’85’.

    Punizione di capitan Danucci che chiama i compagni in area avversaria, sponda di Ranelli e per Ranucci è un gioco da ragazzi metterla dentro: 1-1. La squadra del presidente Colaizzo accusa il colpo e mentre reclama per la massima punizione per un fallo su Sorgente (89’), rischia di capitolare sul gong finale, quando Danucci su punizione dal limite dell’area, chiama agli straordinari Maraolo che salva il pareggio. Finisce tra gli applausi del pubblico un derby vero, giocato senza esclusioni di colpi, ma che di fatto rischia di condannare l’Agnonese alla retrocessione diretta. Per le smentite ufficiali bisognerà attendere la sfida di Isernia attesa domenica prossima. Al “Lancellotta”, il Grifone si gioca davvero un’intera stagione.

     Il tabellino: 

    Olympia Agnonese – Campobasso 1-1

    Reti: 66’ Bisceglia, 85’ Musetti

    Ol. Agnonese (4-3-3): Maraolo 7, Corbo 6,5, Gentile 6, Cassese 6, Bisceglia 7, Peijc 6,5, Diarra 7, Formuso 5,5 (83’ Mazzarani 5), Ancora 5,5, Ricciardi 6, Ribeiro 6 (78’ Sorgente 6). A disp.: Kuzmanovic, Nyang, Salifu, Ballerini, Dezai, Barbato, Araldo. All. Mecomonaco

    Campobasso (4-3-3): Sposito 6,5, Antonelli 5,5 (73’ Islamaj 5,5), Danucci 6,5, Musetti 7, Alessandro 6, Calzola 5,5, Magri 6,5, Lo Bello 6, Marchetti 6,5, Di Dauri 5,5 (73’ Ranelli 6), Giacobbe 5,5 (53’ Cogliati 6). A disp.: Cutrupi, Di Pierri, Tommasini, La Barba, Salvatori, Leto. Bagatti

    Arbitro: Taricone di Perugia

    Note: 1000 spettatori (250 da Campobasso). Al 92’ espulso Bagatti per proteste. Ammoniti: Ricciardi, Gentile, Marchetti, Musetti. Angoli: 5-5. Recupero: 0 + 5’

    LA PAGELLA DELL’OLYMPIA

    Maraolo 7 – Nella ripresa superlativo in due circostanze, su Musetti prima e Danucci dopo, ma non può nulla in occasione del pareggio con Musetti che lo trafigge da due passi.

    Corbo 6,5 – Pistone inesauribile sulla fascia di competenza. Gioca un derby da vero gladiatore. Tra sette giorni dovrà fare lo stesso a casa sua

    Gentile 6 – Regge l’impatto con i più quotati avversari, ci mette il cuore anche se qualche volta pericolosamente perde  di vista il suo diretto avversario

    Cassese 6 – Fa la sua parte e con Bisceglia mette la museruola a gente come Giacobbe, Alessandro ma non a quel diavolo di Musetti che ancora una volta si prende beffa del pacchetto arretrato granata

    Bisceglia 7 – Sostituisce all’ultimo momento l’infortunato Albanese. Rigenerato dalla cura Mecomonaco porta in vantaggio l’Olympia con il più classico gol dell’ex che tuttavia vale solo un punticino

    Peijc 6,5 – Per chi non l’avesse capito lo ripetiamo per l’ennesima volta. Con undici Pejic in mezzo al campo l’Olympia sarebbe salva da diverse giornate. A centrocampo è onnipresente

    Diarra 7 – Tra i migliori in campo. Recupera una quantita industriale di palloni e sa proporsi sotto porta avversaria. Suo l’assist del gol del vantaggio

    Formuso 5,5 – Fa a spallate con i giganti Magri e Marchetti, ma perde il confronto. Dall’83’ Mazzarani 5 – entra nei minuti finali e causa la punizione del pareggio dei Lupi

    Ancora 5,5 – Non incide seppur tiene alta la squadra fino al gol del pareggio

    Ricciardi 6 – Non il solito Ricciardi che tutti conoscono. A Soffre forse la stretta marcatura affibbiatagli da Bagatti

    Ribeiro 6 – Cerca con insistenza l’affondo decisivo, ma non lo trova. Esce lui e l’Agnonese pareggia. Sarà un caso? Dal 78’ Sorgente 6 – Solo il tempo per reclamare un rigore che probabilmente poteva essere concesso, ma è andata così.

    Gli altri risultati: Avezzano – Isernia 1-0; Giulianova-Vastese 1-2; Castelfidardo – Pineto 0-1; Matelica-Jesina 3-3; Cesena – Montegiorgio 1-1; Francavilla – Recanatese 3-3; Notaresco – Forlì 0-2; Sammaurese-Savignanese 1-2; Sangiustese – Santarcangelo 2-1.

    La nuova classifica: Cesena 75, Matelica 73, Recanatese 58, Pineto 56, Sangiustese 54, Notaresco, Francavilla 52, Savignanese 47, Jesina, MOntegiorgio 46, Campobasso 44, Sammaurese 43, Vastese 41, Giulianova 37, Forlì 33, Avezzano, Isernia, Santarcangelo 33, Agnonese 31, Castelfidardo 21.

    • Promossa in C la prima classificata. Retrocedono in Eccellenza le ultime due, più le perdenti dei play – out tra sestultima e terzultima e quintultima e quartultima. 

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