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  • Eolico in alto Molise, Candido Paglione: “In sedici anni incassati 2,5 milioni di euro”

    Da quando abbiamo deciso di fare impiantare il parco eolico a Monteforte, e cioè dal 2006, il Comune di Capracotta, ad oggi, ha incassato 2.418.000 euro. Lo ha detto Candido Paglione primo cittadino del Comune più in quota degli Appennini, intervenendo al convegno ‘Eolico, quali vantaggi per i cittadini?’ promosso dal consigliere regionale del M5S, Andrea Greco.

    “E’ una scelta che rifarei 10, 100, 1000 volte” ha aggiunto Paglione, orgoglioso di aver strappato all’epoca la più alta compensazione sugli impianti eolici. “In quella landa deserta che è Monteforte – ha sottolineato Paglione – aver fatto installare undici pale eoliche è stata una decisione che non ha tolto nulla alla fauna e flora del posto e che al tempo stesso ha assicurato denari alla collettività”.

    “Davanti ad un pianeta che si sta autodistruggendo e la possibilità di dare il nostro, seppur modesto contributo, a produrre un po’ più di energia da fonti rinnovabili con innegabili ricadute alla cittadinanza, sicuramente scelgo la seconda strada”.

    In definitiva Paglione ha confermato che le due pale eoliche da 200 metri previste sul territorio di Capracotta verranno realizzate viste tutte le autorizzazioni concesse da Soprintendenza e Regione anche considerato che non esiste alcun vincolo come nel caso dell’impianto di Vastogirardi – Agnone. Se poi dall’Atene del Sannio l’impatto visivo sarà devastante, senza nulla in cambio, pazienza. Parola di Paglione.

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    3 Comment

      1. Silvia Crepaldi says: Rispondi

        I cittadini hanno avuto dei benefici?
        Quali?
        Cosa né è stato dei soldi?
        Ci deve essere trasparenza ASSOLUTA.

    1. Nicola Di Lullo says: Rispondi

      Mi piacerebbe sapere la reazione dei cittadini di Capracotta quando il comune di San Pietro Avellana ci metterà in testa questi bestioni a soli due km in linea d’aria dal centro abitato e a due passi dall’Osservatorio Astronomico. Oramai prevale il detto molto usato in America “tutto fuorché fuori del giardino di casa mia” e questo, consentitemi, il più grosso limite per la crescita e lo sviluppo dell’Alto Molise.

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