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  • Le ferrovie storiche tra recupero e riutilizzo, il caso Sulmona-Carpinone

    Si è svolto ieri a Roma il Convegno dedicato al recupero e al riutilizzo delle Ferrovie storiche, organizzato dai Senatori del Gruppo Pd, che ha visto confrontarsi senatori, esperti del settore, amministratori, dirigenti delle ferrovie e esponenti del turismo sostenibile.  Un confronto positivo che ha spaziato dagli aspetti più poetici e affettivi legati al treno e alle ferrovie (mezzi collettivi e sostenibili per eccellenza), a partire dal titolo Calviniano “Se una notte d’inverno un viaggiatore: le ferrovie storiche tra recupero e riutilizzo” allo studio di possibili applicazioni in ambito turistico ed economico.

    I numerosi relatori intervenuti hanno portato il loro contributo, confrontandosi anche sul Disegno di legge di cui la Senatrice Cantini è prima firmataria. Unanime è stata la volontà di proporre progetti di recupero sostenibili e possibili, in un settore che non deve essere considerato di nicchia, ma che ha potenzialità incredibili.  Tra le ipotesi lo studio di partnership tra pubblico e privato, e la riqualificazione di edifici e linee ferroviarie sospese ed inattive con progetti di treni storici e turistici. Al termine della densa mattinata di lavori si è avuta l’illustrazione sulle buone pratiche delle ferrovie storiche, a dimostrazione che il contesto è vivace e potenzialmente vitale.

    Di grande importanza l’intervento dell’Ing. Luigi Cantamessa, direttore della “Fondazione FS”.      La fondazione, nata a marzo dello scorso anno, alla luce del forte legame esistente tra la storia del trasporto ferroviario italiano ed il Paese, è costituita nell’ambito del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane per preservare, valorizzare e consegnare integro, a vantaggio anche delle generazioni future, un Patrimonio di storia e di tecnica, simbolo del progresso e strumento di rafforzamento dell’unità degli Italiani.

    Tra i casi positivi di recupero di collegamenti ferroviari illustrati nel convegno anche la tratta ferroviaria Sulmona-Carpinone, che da qualche anno è oggetto di grande impegno delle comunità locali e della Regione Molise per il salvataggio della linea di trasporto pubblico locale e per lo sviluppo del settore  turistico.

    Per la Transiberiana d’Italia erano presenti: Francesco Lombardi, Sindaco di San Pietro Avellana e presidente del Consorzio AssoMaB, e Sergio De Spirito per l’associazione “Le Rotaie Molise”

    “Dall’importante convegno è emerso che la Sulmona-Carpinone ha enormi potenzialità turistiche ampiamente riconosciute anche dalla Fondazione FS. Siamo lieti dell’importante riconoscimento, però non dobbiamo dimenticarci che questa tratta è un fondamentale collegamento lungo la direttrice tirreno/adriatica da Pescara a Napoli. Fondamentale perché fin quando è stata tenuta in esercizio, con una discreta frequenza di treni collocati in fasce orarie utili sia all’utenza pendolare sia a quella che la percorreva interamente, ha salvaguardato quei territori che oggi, con l’interruzione del servizio, si sono progressivamente spopolati.” – commenta De Spirito – “Ben venga il turismo ma esso, sulla Sulmona-Carpinone, va considerato come una ciliegina sulla torta per questo occorre, non appena verrà nominata la giunta regionale abruzzese, organizzare un incontro tra gli assessorati ai trasporti di Abruzzo, Molise e Campania affinché si pongano le basi per un accordo che possa consentire finalmente di riavere un servizio ferroviario che, specialmente nei mesi invernali, garantisce standard di sicurezza molto più elevati dei collegamenti su gomma.”

    francesco lombardi

    “L’iniziativa è un grande passo per lo sviluppo ed il potenziamento del turismo ferroviario nel nostro paese attraverso risorse già presenti sul territorio che non sono utilizzate. Speriamo che il disegno di legge trovi attuazione al più presto. Queste linee ferroviarie possono essere reimpiegate nel contesto di nuova mobilità urbana e in iniziative turistiche e culturali; basti pensare che in Francia, ogni anno il numero di turisti che viaggiano sui treni storici, si aggira intorno ai 3,5 milioni.” – afferma Lombardi –  “ La spinta riformista di cui ha bisogno in nostro paese, deve passare necessariamente per lo sviluppo di settori che in passato sono stati snobbati ed abbandonati. L’incontro in senato è stata un’ occasione utile per lo scambio di informazioni, esperienze e conoscenza; ora dobbiamo lavorare tutti per riportare al più presto i treni sul tratto molisano della Transiberiana d’Italia”

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