ISERNIA – Le attività della Guardia di Finanza proseguono su vari fronte. Infatti, il Comandante Provinciale sta assicurando al Prefetto di Isernia la collaborazione del Corpo, tra l’altro, per l’eventuale verifica del contenuto della comunicazione inoltrata all’Autorità di Pubblica Sicurezza, in relazione all’ipotesi di cui all’art. 1, comma 1. d), del D.P.C.M. in data 22 marzo 2020 che prevede quanto segue: «Restano sempre consentite anche le attività che sono funzionali ad assicurare la continuità delle filiere delle attività di cui all’allegato 1, nonché dei servizi di pubblica utilità e dei servizi essenziali di
cui alla lettera e), previa comunicazione al Prefetto della provincia ove è ubicata l’attività produttiva, nella quale sono indicate specificatamente le imprese e le amministrazioni beneficiarie dei prodotti e servizi attinenti alle attività consentite; il Prefetto può sospendere le predette attività qualora ritenga che non sussistano le condizioni di cui al periodo precedente».
Gli accertamenti da parte della Guardia di Finanza sono tesi a dimostrare l’esistenza di una relazione economico-commerciale tra le attività d’impresa appartenenti alle filiere ritenute essenziali, ai sensi della citata norma. Si stanno eseguendo, altresì, approfondimenti, qualora ritenuto necessario, mediante rilevamenti presso le sedi delle attività economiche interessate – come nel caso di riconversione straordinaria della produzione industriale verso beni ritenuti essenziali da parte di imprese non operanti ordinariamente in tali settori – i cui esiti vengono tempestivamente partecipati all’Autorità richiedente, al fine di agevolare la continuità produttiva.
Riscontri diretti si stanno eseguendo, altresì, a seguito delle comunicazioni inoltrate al Prefetto ai sensi dell’art. 1 comma 1 g) del medesimo D.P.C.M. con le quali il titolare o il legale rappresentante informa che l’attività svolta dalla propria impresa/società consiste nella gestione di un impianto a ciclo produttivo continuo e che, dalla sua interruzione, deriverebbe un grave pregiudizio all’impianto stesso o un pericolo di incidenti.
Filiere ritenute essenziali e impianti a ciclo continuo, la Finanza estende i controlli
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