Esattamente un anno fa, nel marzo del 2013, Danilo Di Nucci intervistava per noi l’amico Filippo Ciccotosto, senza immaginare ovviamente quello che sarebbe accaduto dopo appena dodici mesi.
In segno di omaggio alla memoria del giovane agnonese tragicamente scomparso, ripubblichiamo l’intervista di Danilo Di Nucci, preceduta da questo breve post inserito su facebook:
«Mi è sempre piaciuto scrivere e, quando se ne presentava l’occasione, ci tenevo a far conoscere a tutti quello che l’amico mio faceva lontano da Agnone. Questo, in particolare, lo scrissi per te mentre eravamo a Roma. Si doveva sempre parlare anche di Agnone e dell’Alto Molise perché, nonostante fossi lanciato verso una grandissima carriera, le tue radici non le hai mai dimenticate. Anche se non ci sei più, amico mio, grazie di tutto…».
Cosa c’entra il Premio Regia Televisiva (ovvero gli ex Oscar Tv) con Agnone e l’Alto Molise? Di norma assolutamente nulla, tranne quest’anno, grazie ad un invisibile filo conduttore che lega due realtà così distanti. Lo stesso filo conduttore che, da un paio di mesi a questa parte, lega anche Agnone e Roma. Stiamo parlando di Filippo Ciccotosto, hair stylist del noto salone Monet Acconciatori. Giunto alla 53° edizione, il Premio Regia Televisiva è una fortunata trasmissione (in onda stasera su Rai 1) che assomiglia ad un vero e proprio gran galà; quest’anno è stato condotto da Fabrizio Frizzi e ha avuto come location nientemeno che il Teatro Ariston di Sanremo. Ciccotosto, dal canto suo, ha avuto l’onere e l’onore di preparare i tanti personaggi che si sono avvicendati su uno dei palcoscenici più famosi d’Italia.
Filippo, nonostante la giovane età non sei nuovo a partecipazioni del genere. Dicci, in tre mosse, come si fa a partire da Agnone, passare per Roma e approdare come acconciatore per la tv.
«In primis ci vuole passione, tantissima passione: amo tantissimo il mio lavoro e sono sempre più convinto che questa sia l’unica chiave che permetta di assaporare pienamente i successi personali ma anche di sopportare le delusioni e i forti stress quotidiani a cui si è sottoposti in questa professione. In secondo luogo bisogna sempre mettersi in gioco, non aver paura di confrontarsi con gli altri ed essere disposti ad affrontare qualche rischio. Ultima cosa, importantissima in ogni aspetto della vita e per questo non meno fondamentale delle altre, è quella non pensare mai di essere arrivati. Occorre sempre considerarsi in cammino. L’analfabeta del 2000, infatti, non sarà colui che non sa leggere e scrivere ma colui che non ha saputo aggiornarsi».
Abbiamo visto qualche fotografia su Facebook. Ci hanno molto colpito quelle in compagnia di Paolo Bonolis ed Ilary Blasi. Li hai incontrati nel backstage della trasmissione?
«Assolutamente sì, e non sono stati i soli: per citare alcuni nomi, c’erano anche Gabriele Cirilli, Beppe Fiorello e Teo Mammuccari. È stata davvero una bellissima esperienza, purtroppo la diretta è saltata per dare spazio all’elezione di Papa Francesco ma stasera andrà comunque in onda su Rai 1».
C’erano anche altri colleghi con te?
«Ovviamente sì, ho fatto parte di un gruppo di quindici parrucchieri provenienti da ogni parte d’Italia ed è stata davvero un’emozione particolare. Non importa se ci si trova nel salone di Agnone, in quello di Roma o in qualsiasi altro luogo: per fare bene il nostro mestiere l’importante è il gioco di squadra e lo staff di Monet Acconciatori lo sa molto bene».
Su cosa vi siete concentrati, voi quindici, per gli Oscar della tv?
«Abbiamo lavorato, in un clima devo dire molto sereno, per elaborare uno stile con netti richiami a quella che è la donna vissuta. L’esigenza che ci si è posta di fronte, infatti, è stata quella di rendere omaggio allo stile retrò e diffondere una sorta di ritorno alle origini. Abbiamo voluto ricreare quella particolare atmosfera in cui la donna, vivendo uno styling caratteristico, acquista sicurezza perché si sente a suo agio e, dunque, ne guadagna anche in bellezza e solarità. Abbiamo deciso di lavorare su tale linea perché, grazie alle ultime tendenze, il mondo sta riscoprendo un forte legame con il passato che, pur sembrando per lungo tempo quasi sparito, in realtà non si è mai spezzato del tutto, ma era soltanto nascosto dai ritmi frenetici del nuovo millennio».
Quali saranno i prossimi appuntamenti in cui sentiremo ancora parlare di te?
«Sono stato scelto per essere uno dei cinque stilisti che ad aprile, in quel di Palermo, presenterà la nuova collezione primavera-estate Framesi. Salirò su una pedana di fama internazionale e farò un taglio femminile di fronte ad acconciatori provenienti da tutta la nazione. Sono un po’ emozionato ma non vedo l’ora di approdare nel capoluogo siciliano».
intervista a cura di Danilo Di Nucci