Con l’approssimarsi della chiusura della stagione silvana 2014-2015, fissata per il 30 aprile prossimo, si intensificano i controlli del Corpo Forestale dello Stato al fine di verificare il rispetto delle norme sui tagli boschivi, sia pubblici che privati. Queste norme, oltre alle procedure amministrative, stabiliscono soprattutto le modalità esecutive e la tempistica per l’esecuzione dei tagli, il cui rispetto è di fondamentale importanza affinché il patrimonio forestale non subisca danni, con conseguenze negative, talvolta gravi, anche per il paesaggio e la biodiversità.
Nel corso degli ultimi 3 mesi sono stati oltre 160 i controlli polizia forestale svolti dai Comandi stazione della Forestale, circa 80 le persone controllate perché a vario titolo coinvolte nelle attività produttive. Oggetto dei controlli non solo le specifiche norme tecniche del settore forestale ma anche quelle relative al rispetto della sicurezza sui luoghi di lavoro e sulle norme previdenziali ed assicurative.
In relazione alle molteplici criticità economiche ed occupazionali, l’attività di controllo è mirata anche a contrastare i furti di legna, sempre più frequenti e diffusi, anche se per piccoli quantitativi o pochi alberi, che tuttavia determinano un complessivo degrado ambientale, oltre che impoverimento delle foreste.
In definitiva l’attività svolta dagli agenti forestali in questo settore da inizio anno ha portato all’accertamento di 34 violazioni amministrative, per le quali sono state erogate altrettante sanzioni pecuniarie, il cui importo è abbastanza limitato, circa 5 mila euro, soprattutto in relazione al mancato adeguamento degli importi, fatto questo che non scoraggia di certo i malintenzionati. Oltre alle sanzioni amministrative un uomo, residente in Agnone, è stato deferito all’A.G. per furto di alberi e danneggiamento.
I controlli di polizia forestale sono però anche l’occasione per un attento monitoraggio delle condizioni complessive degli ecosistemi forestali, spesso colpiti da patologie ed attacchi parassitari, come è il caso della Processionaria del pino, di cui quest’anno in alcune aree si è registrata una vera esplosione. Come tutti gli insetti anche la processionaria è soggetta a cicli che determinano una vera e propria esplosione della popolazione. Quest’anno, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, la grande diffusione va messa in correlazione alle condizioni particolarmente miti dell’inverno scorso, quando il poco freddo ha determinato condizioni particolarmente favorevoli ad innumerevoli parassiti delle piante, come si è visto anche con la mosca dell’olivo.