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  • Fuoco amico su Di Pietro, Fangio: «Ci saremmo aspettati solidarietà verso un popolo a cui viene negato il diritto alla salute»

    CASTIGLIONE MESSER MARINO – Protesta contro la demolizione sistematica dell’ospedale di Agnone, l’assessore comunale di Castiglione Messer Marino, Enzo Fangio, (a destra in foto, ndr) bacchetta il fondatore dell’Idv, Antonio Di Pietro, per le dichiarazioni rese alla stampa, quelle con le quali ha bollato la contestazione al governatore Frattura da parte degli agnonesi come una «aggressione organizzata».

    Di seguito la lettera aperta dell’assessore indirizzata all’ex ministro e magistrato Di Pietro:

    Gentile Dr. Di Pietro,
    sono Enzo Fangio assessore Comunale di Castiglione Messer Marino (Alto Vastese) iscritto all’IDV e membro del coordinamento regionale Abruzzo fino allo scorso anno, quando in molti , tra cui il sottoscritto, hanno deciso di non seguire più il nuovo segretario Messina e da sempre DIPIETRISTA CONVINTO.
    In merito alla sua solidarietà espressa al presidente Frattura ha scatenato una serie di reazioni indignate da parte di cittadini dell’alto Molise e dell’alto Vastese perché non c’è stata nessuna aggressione da parte dei cittadini verso Frattura, come erroneamente riportato da qualche organo di stampa, ma solo sporadiche grida di cittadini esasperati dall’abbandono in cui versano le nostre zone. Campobasso, Di Pietro e FratturaCi saremmo aspettati invece una sua solidarietà verso un popolo a cui viene negato il diritto alla salute e viene sistematicamente preso in giro dai politicanti di turno. Io ho partecipato all’assemblea precedente la manifestazione di protesta e le posso garantire che si è deciso di fare un presidio silenzioso per far “sentire” ancora più forte la nostra indignazione verso la lenta eutanasia che si sta perpetrando ai nostri danni. Lei conosce bene la zona e può anche capire le difficoltà a cui andiamo incontro e vederci smantellare, ormai quotidianamente, il presidio ospedaliero che rappresenta uno delle ultime leve che ci spingono a resistere sulle nostre montagne, non è facile da accettare. Alla gente ormai non interessa più di chi è la colpa o di chi ha contribuito a svuotare una Regione che poteva essere la Svizzera del Sud; la gente vuole vedere garantito il proprio diritto alla salute previsto dalla Costituzione. Noi non chiediamo di avere un ospedale di eccellenza sotto casa, ma vogliamo solo che venga riconosciuto lo STATUS DI OSPEDALE DI AREA DISAGIATA in modo da poter garantire alcuni servizi ESSENZIALI come un pronto soccorso e un 118 funzionante h24 , una chirurgia che possa essere messa nelle condizioni di fare piccoli interventi di routine, che ci sia una medicina e una lungo degenza con un minimo di posti letto tali da garantire tutto il bacino del Vastese e del Molise montano vista l’alta percentuale di anziani, una diagnostica efficiente. Il mio invito è quello di unirsi alla nostra lotta e di portare la sua esperienza e la sua forza al servizio della gente. Possiamo e dobbiamo ripartire da chi si sente abbandonato, il resto, come la solidarietà a Frattura, seppure incolpevole per il passato, verrà solo vista come una difesa tra appartenenti alla casta che ormai è anni luce distante dai veri problemi che dovrebbero essere affrontati e risolti. Il mio vuole essere anche un invito a recarsi presto ad Agnone per parlare con la gente e per provare a dare un contributo efficace alla lotta. Spero che possa prendere a cuore il grido che si leva dalle nostre zone. Con affetto».


    Enzo Fangio

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