Si è svolta oggi, presso il Deposito ENI S.p.A. ubicato nel Porto di Ortona e dedicato allo stoccaggio e alla movimentazione di carburanti, un’esercitazione del Piano di Emergenza Esterno adottato, ai sensi del D.Lgs. n. 105/2015, con decreto del Prefetto Gaetano Cupello e coordinata dalla Prefettura di Chieti con la partecipazione di personale dell’Agenzia Regionale di Protezione Civile, della Provincia, della Questura, dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, della Capitaneria di Porto, dei Vigili del Fuoco, della Polizia Stradale, della ANAS, del Servizio 118, di Ferrovie dello Stato e di ARPA Abruzzo, oltre a ENI.

Il Comune di Ortona ha messo a disposizione i volontari della protezione civile comunale e, per la gestione della viabilità, le unità del Comando di Polizia Locale.

D’intesa con tutti i soggetti coinvolti nella gestione secondo il documento emergenziale, durante le riunioni preparatorie condotte dal Capo di Gabinetto della Prefettura, Dott.ssa Martina Iurescia, si è optato per una sperimentazione di livello C, nell’ambito della quale sono previste azioni reali presso lo stabilimento riferite alle procedure di intervento da attuare nello stato di allarme-emergenza, allo scopo di per verificare il raggiungimento degli obiettivi nonché la capacità operativa del personale coinvolto e la correttezza delle rispettive azioni da porre in essere, senza il coinvolgimento della popolazione.

Durante l’esercitazione sono state attivate, in forma congiunta, tutte le procedure previste dal Piano di Emergenza nell’ipotesi ricompresa in uno dei “Top Event” ipotizzati nel Rapporto di Sicurezza dello Stabilimento, ovvero in una fuoriuscita di benzina dalla tubazione dell’oleodotto (DN 12”) di collegamento tra il pontile commerciale del Porto di Ortona ed il Deposito San Pietro, durante le operazioni di discarico di una nave, con conseguente sversamento del prodotto idrocarburico lungo la pista ciclabile e la formazione di una pozza di 80 m2 con un rilascio di benzina. Contestualmente allo sversamento, si ha la conseguente formazione di vapori infiammabili nell’area circostante e l’innesco della nube per cause accidentali, probabilmente dovute all’interazione di soggetti terzi.

In particolare, il personale di ENI addetto alla gestione delle emergenze ha proceduto all’allertamento di tutti i soggetti coinvolti nel Piano di Emergenza Esterna, chiamati a gestire, ciascuno per quanto di competenza, gli aspetti di sicurezza, con l’estinzione dell’incendio e la messa in sicurezza della zona, gli aspetti sanitari, con il soccorso di feriti ed intossicati, la parte relativa alla viabilità, con la creazione di blocchi stradali, la deviazione del traffico su percorsi secondari ed il blocco della circolazione ferroviaria (simulato), oltre a porre in essere tutte le azioni, immediate e successive, finalizzate alla salvaguardia dell’ambiente circostante e dello specchio di acqua prospicente all’evento, attesa la dispersione di benzina in mare e la creazione di una nube di fumo dovuta all’incendio.

Nell’ambito della sperimentazione è stato, altresì, attivato presso la Prefettura di Chieti il Centro Coordinamento Soccorsi, come da Piano di Emergenza, presieduto dal Vice Prefetto Vicario, Dott.ssa Valentina Italiani, al quale hanno partecipato i rappresentanti di tutti gli Enti coinvolti nella esercitazione.

La Capitaneria di Porto, quale Autorità competente in materia di tutela dell’ambiente marino e costiero, ha assunto, a margine dell’esercitazione, la Direzione delle operazioni in mare, dichiarando lo stato di “emergenza locale” in applicazione del Piano Operativo Locale (P.O.L.) di pronto intervento contro gli inquinamenti in mare, approvato dal Capo del Compartimento Marittimo ai sensi della legge 979/1982.

Nello specchio acqueo antistante la pista ciclopedonale, in località “Peticcio”, dove è stato simulato lo sversamento di idrocarburi, sono prontamente intervenute le motovedette della Guardia Costiera CP885 e CP576, nonché i mezzi disinquinanti e le risorse disponibili inserite nel dispositivo di emergenza.

Per quanto concerne la circolazione ferroviaria, F.S. ha segnalato che l’esercitazione non ha causato alcuna reale ripercussione sul traffico dei treni in transito presso la stazione di Ortona.