L’Ordine dei Giornalisti del Molise e l’Associazione della Stampa del Molise organizzano domani, martedì 13 Novembre 2018, dalle ore 12 alle ore 13, in piazza Municipio a Campobasso, un presidio democratico con conferenza stampa a sostegno della libertà d’informazione e contro ogni forma di compressione della stessa.
L’iniziativa, cui possono aderire anche i cittadini, sarà effettuata in tutti i capoluoghi di regione italiani.
Con la sentenza di assoluzione della sindaca Virginia Raggi la stampa italiana torna nel mirino del M5S. I “veri colpevoli” del processo alla sindaca di Roma sono “i giornalisti” è il messaggio che i vertici del M5S lanciano sui social ad una manciata di minuti dalla sentenza. Ed è un messaggio condito da parole forti, con il vicepremier Luigi Di Maio che bolla i giornalisti come “infimi sciacalli” laddove Alessandro Di Battista si spinge oltre e dal Nicaragua affonda: “le uniche puttane qui sono proprio questi pennivendoli che non si prostituiscono neppure per necessità, ma solo per viltà, sono loro i veri colpevoli”. ‘Io certe sciocchezze le lascerei dire ai burocrati di Bruxelles e ai frustrati di sinistra. Chi parla di rischio dittatura in Italia non ha ben presente che l’Italia sta bene‘, risponde Matteo Salvini.
(ANSA) – ROMA, 11 NOV – “Leggo che i soliti “sepolcri imbiancati” recitando – tra l’altro male – la parte delle verginelle, si sono scandalizzati per le mie parole e per quelle di Luigi. “Di Battista e Di Maio attaccano la libertà di stampa…”. “Ci attaccano perché raccontiamo i fatti…”. Ecco alcuni esempi della loro libertà…ecco alcuni dei loro racconti. Giudicate voi stessi!”. Così l’ex parlamentare M5S, Alessandro Di Battista, torna sulle polemiche per gli attacchi alla stampa dopo l’assoluzione di Virginia Raggi. Lo fa, ancora una volta, con un post su facebook in cui elenca una lunga serie di titoli di giornali dedicati nel tempo alla sindaca di Roma.
“Ora – osserva in coda al post – stanno tutti a difendere la loro categoria senza un briciolo di auto-critica e non si rendono neppure conto che è proprio tale difesa a spada tratta a fargli perdere quel poco di credibilità che ancora gli rimane”.