«Il Parlamento attraverso un question time e il Ministero sono già stati informati da un pezzo. Forse una azione congiunta con le altre Regioni coinvolte e la richiesta mettere questo argomento in Conferenza delle Regioni avrebbero maggiore incisività».
E’ il commento della parlamentare e medico Maria Amato in replica alle dichiarazioni dell’assessore regionale Silvio Paolucci il quale, in merito alla questione indennità di rischio delle guardie mediche, ha auspicato un provvedimento ad hoc da parte del Parlamento.
«Ho presentato una interrogazione al question time in commissione il 28 settembre. – spiega l’onorevole Amato – Mi hanno risposto che avrebbero fatto un approfondimento con le Regioni. Ho chiesto al legislativo del Ministero della Salute un approfondimento sulla possibilità di una interpretazione della voce contrattuale, nonostante le difficoltà intrinseche ci stanno lavorando. Ho proposto un testo emendativo da verificare: “L’art 8 e 9 del CCN vanno intesi nel senso che nell’accordo integrativo regionale possono essere previsti compensi orari per particolari situazioni di disagio e di rischio.
Pertanto, il compenso orario omnicomprensivo di cui all’art 72 del CCN può essere integrato con detta indennità oraria”. Nel frattempo, alla metà di ottobre. i sindacati medici, su questo argomento hanno incontrato l’onorevole Federico Gelli, responsabile Dipartimento nazionale sanità per il PD e ne hanno fato comunicazione su Quotidiano sanità. Due sono gli ordini di problemi: intervenire mentre è in corso un procedimento della Corte dei Conti e intervenire su una questione che riguarda quattro Regioni in merito a voci contrattuali. Tutto questo per dire che il Parlamento attraverso un question time e il Ministero sono già stati informati da un pezzo. Forse una azione congiunta con le altre Regioni coinvolte e la richiesta mettere questo argomento in Conferenza delle Regioni avrebbero maggiore incisività».