E’ più eversivo un politico corrotto o un antipolitico onesto? Chiede un giornalista di Radio Vaticana a Giancarlo Maria Bregantini, arcivescovo di Campobasso Bojano e presidente della Commissione Cei per gli affari sociali e il lavoro. E l’arcivescovo di Campobasso non ha tentennamenti: «Un politico corrotto: è la corruzione che crea entrambi i guai. L’allontanamento dalla politica e poi, di conseguenza, il disservizio. Però, non stiamo lì tutti, con l’indice puntato contro pochi; dobbiamo tutti insieme dire: creiamo delle istituzioni partecipative che ci permettano di tenere sotto controllo i politici, non solo additandoli ma condividendo, imparando però anche da noi stessi che il denaro, se tu non lo sai usare, ti schiavizza».
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