“Il postino suona sempre due volte”. Si potrebbe citare il celebre film del 1981 diretto da Bob Rafelson e tratto dal romanzo omonimo di James M. Cain per raccontare, da cronisti quali siamo, ciò che accade in queste ore ad Agnone. Il citofono che suona, dall’altro capo una voce che dice rapidamente qualcosa di confuso, di poco chiaro. Tre parole, poi il silenzio. E un altro citofono che suona. E’ quello che accade, in questi giorni, sempre più frequentemente, ad Agnone. Non si tratta di vendite porta a porta o dei testimoni di Geova che andavano di moda prima della pandemia, ma di malintenzionati che saggiano, citofonando appunto, la presenza o l’assenza in casa dei legittimi proprietari al fine di perpetrare reati contro il patrimonio. Se nessuno risponde al citofono quella casa è al momento vuota, non presidiata e dunque diviene un obiettivo da razziare. In pochi minuti scatta la fase due: effrazione e il furto in abitazione.
E’ questo il modus operandi della banda di topi di appartamento che è tornata a prendere di mira Agnone negli ultimi giorni. Probabilmente, anzi sicuramente si tratta di più persone: alcune saggiano la presenza delle vittime, citofonando appunto, altre entrano in azione subito dopo e agiscono quindi a colpo sicuro, forti dell’assenza in casa dei proprietari. Altri complici attendono in auto per dileguarsi subito dopo il furto. Professionisti del crimine, che utilizzano automobili “pulite”, spesso prese in affitto da agenzie ignare e magari compiacenti. Dopo i tre colpi messi a segno, giorni fa, nel quartiere Maiella e in quello San Lorenzo, durante i quali sono stati ripuliti due appartamenti e una villa, altre segnalazioni di tentati furti arrivano dal centro storico di Agnone, precisamente da via Poerio. Più di qualcuno, in quella zona centrale della cittadina, avrebbe ricevuto la fantomatica citofonata nelle ultime ore. Furti che tuttavia non sarebbero riusciti anche perché la zona è diventata in qualche modo calda: le persone stanno più attente e le Forze dell’ordine sono in campo in funzione preventiva. Infatti la reazione dei Carabinieri della locale compagnia ai recenti furti non si è fatta certo attendere.
Nel pomeriggio di martedì dei posti di controllo capillari sono stati istituiti nei punti di accesso all’Alto Molise, in particolare sul territorio comunale di Pescolanciano. Centinaia i veicoli sottoposti a controllo, nel tentativo, da parte dei militari dell’Arma, di intercettare i ladri di appartamento, scovando magari all’interno dei veicoli i “ferri del mestiere”, gli oggetti da effrazione. Sull’esito dei controlli non trapela nulla, perché sembra che la Procura abbia ordinato un inspiegabile blocco delle comunicazioni, quando invece bisognerebbe appunto comunicare l’attività operativa delle forze dell’ordine proprio al fine di trasmettere un certo senso di sicurezza rispetto alla recrudescenza di episodi criminali. Quel che è certo, perché visibile ai numerosi passanti, è che i posti di controllo sono stati effettuati in maniera capillare dai Carabinieri e che lo stesso comandante della compagnia, il maggiore Evangelista, ha preso parte alle operazioni. Intanto la raccomandazione delle autorità alla cittadinanza è quella alla collaborazione. Qualsiasi persona, veicolo o movimento sospetto va immediatamente segnalato al 112. Una telefonata, tra l’altro gratuita, che farà scattare immediati controlli da parte delle Forze dell’ordine.
Caterina d’Alba
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