I Sindacati FIMMG, SNAMI e SMI Abruzzo comunicano che, in seguito alla approvazione da parte della Giunta Regionale della Regione Abruzzo della delibera 398 del 18 Luglio 2017 che colpisce ingiustamente e gravemente la categoria dei medici della Continuità Assistenziale (ex Guardia Medica), a partire dal 17 Settembre 2017, i medici di Continuità Assistenziale della Regione Abruzzo si atterranno strettamente a quanto previsto e regolamentato dai contratti nazionale e regionale, con conseguente esclusione di tutte quelle prestazioni extracontrattuali che fino ad ora la Continuità Assistenziale ha assicurato all’utenza per senso di responsabilità, supplendo anche a carenze di altri servizi.
In particolare le azioni che i medici metteranno in atto saranno le seguenti:
1. Blocco dell’attività ambulatoriale a libero accesso presso le sedi : esse rimarranno chiuse all’accesso diretto dell’utenza e l’unico modo per contattare il servizio sarà per via telefonica: in tal modo verranno quindi espletate solo le prestazioni indifferibili domiciliari e territoriali.
2. Blocco delle prescrizioni indotte e per terapie differibili.
3. Revisione delle modalità di collaborazione con il Servizio di Emergenza Territoriale 118: in presenza di interventi classificati codici verdi, gialli o rossi, come da ACN, i medici di CA provvederanno ad allertare direttamente la Centrale Operativa 118 per l’invio dell’ambulanza con medico dell’Emergenza a bordo. Non saranno più svolti compiti di competenza del 118 quali la medicalizzazione dell’ambulanza o, in assenza di medico dell’Emergenza sull’ambulanza, la compilazione dell’impegnativa per il ricovero urgente. Inoltre verranno denunciate alle competenti autorità tutti quegli interventi indotti dalle Centrali Operative del 118 non appropriati che mettono a rischio sia i cittadini che si sono rivolti al servizio 118 sia gli stessi medici di Continuità Assistenziale.
4. Sospensione della collaborazione con i PS per le prestazioni codificate come “codici bianchi” laddove le postazioni sono situate presso i PS.
5. Sospensione di ogni collaborazione con i Distretti Sanitari per adempimenti amministrativi ( riepiloghi dell’attività, approvvigionamento presso i centri di erogazione e trasporto dei farmaci necessari per le sedi, ricerca dei medici disponibili alla sostituzione in caso di improvvisa indisponibilità del medico di turno che abbia avvisato il responsabile dell’Azienda tramite fax o e-mail o per via telefonica come previsto dall’ACN ).
6. Laddove le sedi siano sprovviste di mezzi informatici i medici non utilizzeranno in nessun caso i supporti informatici personali ed i certificati medici saranno inviati per via telefonica aziendale nel caso in cui esista un apparecchio con tastiera alfanumerica, declinando ogni responsabilità dovuta all’indisponibilità della linea telefonica impegnata in procedura che per prassi consolidata risulta essere laboriosa.
7. I medici di CA saranno inoltre invitati a non mettere più a disposizione il proprio automezzo (rinunciando al relativo rimborso) e a richiedere al Distretto di appartenenza l’automezzo di servizio.
Di tali forme di protesta le ASL dovranno fornire la necessaria comunicazione ai cittadini, utenti del servizio, al fine di limitare i disagi che potrebbero verificarsi a causa della protesta.
Si comunica inoltre che i sindacati FIMMG, SNAMI e SMI provvederanno in tempi brevi, secondo le modalità previste, a dichiarare lo stato di agitazione.
Indennità di rischio sospesa: i medici di guardia bloccano l’attività ambulatoriale
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