Dalla vicepresidente del comitato “ Pro-life insieme “, riceviamo la seguente nota:
Egregio Direttore,
Ho letto il comunicato della consigliera regionale Fanelli e desidererei replicare, se me lo consente. Parlare di “diritti” della donna in merito alla possibilità di accedere alla legge 194/78 nei termini esposti dalla signora Fanelli, riporta indietro le lancette dell’orologio a mezzo secolo fa. Sembra che il tempo non sia trascorso o, peggio, sia trascorso invano. Nel 2024 le donne hanno capito che non è loro interesse distruggere la propria salute psicofisica avendo accesso alla Ivg senza conoscerne completamente i rischi, ben documentati dal rapporto presentato in Senato pochi giorni fa ed, evidentemente, ignoto alla
Fanelli.(https://prolifeinsieme.it/osservatorio-permanente-sullabortointervista-al-presidenteprof-rocchi/)
I danni fisici, scientificamente argomentati, si riferiscono alla stretta correlazione tra aborto e cancro al seno. I danni psicologici attengono alla sfera emotiva, con la sindrome post abortiva che distrugge l’anima delle donne anche decenni dopo l’atto di interruzione di gravidanza: quando si rende conto di aver eliminato il proprio bimbo, la donna cade in uno stato di prostrazione profonda dalla quale potrà
uscire, se riuscirà, solo con la psicoterapia.
Di tutto ciò non sembra interessarsi la consigliera Fanelli, preoccupata solo di garantire aborto selvaggio a tutte, come se noi donne fossimo contenitori indifferenziati e privi di sentimenti. È arrivato il momento di informarsi e riflettere veramente su cosa significhi libertà della donna, una libertà non condizionata dai
problemi economici, dalla ignoranza, dalla ideologia, ma volta a garantirle la felicità, che passa non dalla negazione della vita, ma dalla riscoperta di una bellezza e di una dignità che solo noi possiamo
esaltare.
Prof. Vittoria Criscuolo
Vicepresidente Comitato “ Pro-life insieme “
www.prolifeinsieme.it