Una vita segnata dagli errori, frutto dell’uso di sostanze stupefacenti, che oggi Elia Tatangelo paga dietro le sbarre del carcere di Campobasso. Gli sbagli, reiterati nel corso del tempo, lo hanno condotto a un’amara riflessione, spingendolo a lanciare un messaggio forte e chiaro ai giovani: “La droga è il veleno del mondo, statene alla larga.”
Tatangelo, nato nel 1988 e originario di Agnone, attualmente detenuto nel penitenziario del capoluogo molisano, ha raccontato la sua storia in un’intervista rilasciata a Enzo Luongo di Telemolise. L’intervista si inserisce nell’ambito di una campagna di sensibilizzazione sulle dipendenze, promossa dalla Questura di Campobasso, che ha preso il via con incontri negli istituti scolastici della zona. La prima tappa si è tenuta questa mattina al Liceo Scientifico del capoluogo.
Tra i partecipanti all’evento figuravano anche padre Lino Iacobucci, responsabile della comunità terapeutica ‘La Valle’ di Toro, che da oltre trent’anni si dedica alla riabilitazione di persone affette da tossicodipendenza, alcolismo e ludopatia, e il procuratore del Tribunale dei Minori, Rossana Venditti.
L’incontro ha rappresentato un’occasione per riflettere sull’impatto devastante delle dipendenze e sull’importanza di prevenire queste problematiche tra le nuove generazioni.