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  • La Provincia si sveglia e difende l’ospedale “Caracciolo”

    Il consiglio Provinciale di Isernia si sveglia dal lungo torpore e si esprime, con un ordine del giorno, contro il regolamento attuativo del decreto Balduzzi sulla riorganizzazione della rete ospedaliera, parlando espressamente anche dell’ospedale di Agnone.

    Di seguito l’ordine del giorno prodotto dall’assise provinciale.

    Il Consiglio Provinciale di Isernia, partendo dall’intesa – ratificata il 13 gennaio 2015 – sancita nella seduta della conferenza Stato-Regioni sul regolamento che definisce gli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all’assistenza ospedaliera;

    Considerato che
    – nello stesso regolamento, attuativo del Decreto legge del luglio 2012 poi convertito dalla legge 135 del 7 agosto 2012 (“Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini, nonché misure di rafforzamento patrimoniale delle imprese del settore bancario”) si fissano tra l’altro i parametri per la riduzione della dotazione dei posti letto ospedalieri accreditati ed effettivamente a carico del servizio sanitario regionale;
    – stanti le ridotte dimensioni demografiche della Regione Molise, le conseguenze dell’applicazione dei parametri sarebbero disastrose per la sanità molisana;
    – in particolare, l’applicazione letterale delle dimensioni demografiche priverebbe il Molise e le due province di Ospedali di I Livello, in quanto i bacini di utenza tra gli 80.000 e 150.000 abitanti prevederebbero solo ospedali di base, tornando indietro di quasi 50 anni rispetto al DPR 132/68 che almeno considerava un Ospedale di zona con 2 divisioni mediche e chirurgiche e due sezioni materno- infantile ;
    che le deroghe, in fase di riprogrammazione della rete ospedaliera regionale, troverebbero la concreta possibilità di salvaguardia del presidio di Agnone quale presidio ospedaliero in zone particolarmente disagiate;
    – è necessaria la riconversione dell’Ospedale S.S. Rosario di Venafro in Polo Specialistico Ambulatoriale con:
    1. Punto di primo intervento H12 e 118 notturno ;
    2. Mantenimento di tutte le specialità ambulatoriali possibili in ordine a: Chirurgia, Medicina, Ortopedia, Cardiologia, Diabetologia, Ostetricia e Ginecologia;
    3. Riconversione posti letto per riabilitazione e lungo-degenza post-acuzie e per il servizio di dialisi in day hospital ;
    – che la possibilità di mantenimento di un presidio ospedaliero di secondo livello , in deroga al bacino di 600.000 o 2 milioni di abitanti, è subordinata alla stipula di un accordo di programmazione integrata interregionale , con le regioni confinanti, per garantire un bacino di utenza con valore soglia adeguato oppure, in subordine, alla costituzione di una sola azienda ospedaliera- universitaria ;
    – che, nella sciagurata ipotesi di un ridimensionamento con soli due presidi di primo livello, in una regione con più di trecentomila abitanti , non si possa prescindere dai confini relativi alle due province ;
    IMPEGNA
    il Presidente Frattura e la Giunta Regionale a promuovere iniziative utili per ottenere la modifica del Decreto Balduzzi, in corso di emanazione, di recepimento dell’intesa e, in caso contrario, ad impugnare lo stesso per la difesa dei diritti costituzionali il cui riconoscimento spetta anche ai cittadini del Molise e a comunicare il presente atto alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e ai Ministeri della Salute, dell’Economia e Finanze e degli Affari Regionali.

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