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  • L’appello del minisindaco D’Andrea: «Morti per la nostra libertà, portiamo un fiore a Gasperino e Rodolfo»

    «Portiamo un fiore sul luogo dove Gasperino e Rodolfo sono morti per la nostra libertà». È l’appello del sindaco delle ragazze e dei ragazzi, Stefano D’Andrea, per le celebrazioni del 25 aprile 2023 a Capracotta. L’appuntamento è per domani mattina, ore 11, in località “Sotto al Monte” davanti alla lapide che ricorda la barbara fucilazione dei fratelli Fiadino avvenuta il 4 novembre del 1943 da parte dell’esercito tedesco

    Una pattuglia tedesca, forse guidata da un delatore, catturò alcuni soldati alleati che avevano ricevuto assistenza e ospitalità nella masseria dei fratelli Alberto, Gasperino e Rodolfo Fiadino, a loro volta catturati. Il 4 novembre, i fratelli vennero processati da un tribunale militare istituito presso il comando tedesco di Villa Canale e condannati a morte. Mentre venivano riportati a Capracotta, uno di essi, Alberto, riuscì a fuggire saltando fuori dall’automezzo in movimento e scampando, così, alla morte. Gli altri due fratelli, Gasperino e Rodolfo, vennero condotti in località “Sotto al monte”: legati agli alberi ed assistiti dal parroco don Leopoldo Conti, vennero fucilati.

    «È una bella iniziativa che viene dall’animo semplice di un ragazzo e che rappresenta un importante segnale per mantenere viva e coltivare, come ho sempre sostenuto, la memoria storica della nostra comunità- spiega il sindaco di Capracotta, Candido Paglione-. Per motivi famigliari, purtroppo, non potrò esserci ma sarò lì simbolicamente con il mio fiore. Inoltre, si tratta di un evento davvero opportuno dato che quest’anno cade l’ottantesimo anniversario della distruzione di Capracotta da parte delle truppe naziste».

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