Per tutti è Nat come evidenziato sul grembiule da lavoro. Lui è Natalino Sammartino e dalla nascita convive con la sindrome di down. La disabilità non gli ha impedito di dimostrare il suo valore nell’ambito lavorativo. E’ così che dal 2007 presta servizio presso le cucine dell’ospedale ‘San Francesco Caracciolo’ di Agnone. Fino a qualche giorno fa, Natalino aiutava i cuochi a preparare la colazione, il pranzo e la cena per i degenti del presidio altomolisano. Un’opera certosina svolta quotidianamente con amore, passione e quella simpatia che solo le persone down sanno trasmettere al resto del mondo.
Oggi, tuttavia, il sorriso di Natalino si è spento. La causa è da ricondurre al provvedimento Asrem, datato 22 dicembre scorso, che con un colpo di spugna ha chiuso le cucine del Caracciolo e affidato il servizio ad una ditta esterna. Un fulmine a ciel sereno motivato dalla carenza di personale con il pensionamento di uno dei tre cuochi che prestava servizio nei locali sottostanti l’ospedale. La decisione non è stata presa di buon grado da Nat, diplomato presso l’istituto Alberghiero di Villa Santa Maria e che il prossimo aprile festeggerà 39 anni.
Così, ai microfoni della Tgr Molise, l’agnonese, ha rivolto un appello ai vertici aziendali affinché possa tornare su una scelta che tanto sta facendo discutere. “Voglio che la cucina venga riaperta” ha detto con forza Nat. “I nostri pranzi, cene e colazioni non sono come quelle che arrivano da Isernia, sono più buone, se non ci credete chiedete ai nostri malati che ci fanno sempre tanti complimenti”.
Di passare al guardaroba non vuole proprio sentire parlare “io, da qui non mi muovo perché Pasquale, Concetta e Lucio – i suoi ‘maestri’ di cucina -, mi hanno insegnato tante cose e adesso non saprei cosa fare” ammette con spontaneità.
Super tifoso dell’Inter e ultras della locale squadra di calcio, l’Olympia Agnonese, nelle parole di Nat c’è tutta la preoccupazione di una nuova disposizione che penalizza la forza lavoro del Caracciolo e, che al tempo stesso, viene considerata antieconomica visti i 35mila euro assegnati per quattro mesi per il solo trasporto dei pasti da Isernia e verso gli ospedali di Agnone e Venafro.
L’ultimo provvedimento è stato fortemente criticato dal consigliere regionale del M5S, Andrea Greco che ha annunciato di presentare un’interrogazione in Regione al fine di chiarire gli aspetti di una vicenda che, inutile ribadirlo, grida vendetta. Nel frattempo di sapere come andrà finirà, riecheggia l’appello di Nat con l’augurio che non cada nel dimenticatoio.