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  • L’attesa è finita, torna la Ndocciata: il rito del fuoco più grande al mondo. Domenico Meo spiega il perché

    Torna la magia della Ndocciata, il più imponente rito del fuoco al mondo, che ogni anno anima la cittadina dell’Alto Molise il secondo sabato di dicembre e la notte della Vigilia di Natale. L’edizione di quest’anno, in programma questa sera a partire dalle 18,30, attirerà oltre 10mila visitatori, pronti a immergersi nell’atmosfera unica di un’antica tradizione.

    Agnone, la tradizionale Ndocciata della vigilia di Natale foto ©Enrico Barbini

    Il culmine dell’evento è il grande falò della fratellanza, acceso nel mercato coperto, dopo il suggestivo corteo infuocato che parte da sotto lo stadio comunale e attraversa il corso principale, tra due ali di folla festante. A raccontarci i segreti e i primati di questo straordinario evento è Domenico Meo, studioso e ricercatore di fuochi rituali in Italia e nel mondo.

    “Tra i riti di fuoco mobili, la Ndocciata è sicuramente la manifestazione più grande al mondo”, spiega Meo. “Il corteo è composto da oltre 1.000 torce di abete, ognuna lunga tre metri, per un totale di tre chilometri lineari di fiamme. Le torce, portate a spalla in strutture singole o unite a formare ventagli da 26 elementi, rappresentano un vero record. Ogni ventaglio, simile a una coda di pavone, pesa circa 150 chilogrammi ed è portato da un solo uomo”.

    Meo sottolinea come la Ndocciata si posizioni al vertice dei riti di fuoco mobili per dimensioni e spettacolarità, ma non mancano altri eventi di grande rilevanza. “In Giappone, ad esempio, c’è il Festival del fuoco Oto Matsuri, che si tiene ogni anno il 6 febbraio presso il santuario Kamikura Jinja, patrimonio dell’Unesco – racconta Meo. – Questo rito di purificazione coinvolge circa 1.500-2.000 uomini, i noboriko, che accendono torce lunghe circa un metro con il fuoco sacro e, correndo, scendono i 528 gradini del monte Chihogamine, creando una cascata di fuoco spettacolare. Con due chilometri lineari di fiaccole, questo evento si avvicina molto ai numeri della Ndocciata.”

    Un altro rito famoso è l’Up Helly AA, che si svolge a Lerwick, nelle isole Shetland (Scozia), l’ultimo martedì di gennaio. “È considerato il festival del fuoco più grande d’Europa – spiega Meo – e le sue origini sono legate alle celebrazioni del Solstizio d’Inverno. La parata, caratterizzata da maschere e costumi vichinghi, culmina con l’incendio di una galea costruita appositamente per l’occasione. Le 1.000 torce accese, lunghe circa un metro, creano una scia di fuoco lunga un chilometro.”

    “Dopo aver analizzato questi grandi cerimoniali, possiamo affermare con certezza che la Ndocciata di Agnone detiene il primato assoluto – conclude Meo. – Le sue mille torce, lunghe tre metri, raggiungono una lunghezza lineare di tre chilometri, un record unico. Inoltre, il ventaglio di torce da 26 elementi, trasportato da un solo uomo, rappresenta un’altra eccezionalità per il peso e la complessità.”

    Un appuntamento imperdibile, dunque, che celebra la tradizione e il fascino del fuoco, rendendo Agnone protagonista di un evento che continua a stupire e affascinare il mondo.
     

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