Stop ai tagli di servizi e posti letto. Futuro garantito per gli ospedali di Isernia e Agnone. Fari puntati anche sulla medicina territoriale, con l’attivazione delle case di comunità. Sono questi gli obiettivi che la Regione Molise vuole raggiungere in provincia di Isernia attraverso il nuovo piano sanitario. Lo ha assicurato il presidente Toma durante un incontro con il presidente dell’Omceo Isernia, Fernando Crudele (nella foto in apertura, ndr).
«Ho molto apprezzato la volontà del presidente Toma – ha commentato il presidente dell’Ordine dei medici di Isernia, Fernando Crudele – di confrontarsi con gli attori del sistema sanitario. Mi è piaciuta in particolare la sua apertura verso la medicina territoriale, considerata – a torto – la Cenerentola di ogni riforma sanitaria. Ora aspettiamo il documento finale. L’Ordine che rappresento lo esaminerà nei minimi dettagli, producendo tutte le osservazioni necessarie. Faremo di tutto – ha aggiunto – per salvaguardare e possibilmente potenziare i servizi essenziali nella provincia di Isernia. Il nostro territorio non può di certo fare a meno di un presidio ospedaliero efficiente a Isernia.
Al tempo stesso bisogna battersi affinché Agnone non sia ospedale di area disagiata solo sulla carta. L’emergenza in un territorio difficile come quello dell’Alto Molise deve essere garantita con la massima tempestività ed efficacia, 24 ore al giorno. Per fare tutto questo è però necessario potenziare il personale. È un passaggio cruciale nell’auspicabile operazione di rilancio della nostra sanità, oggi in pesante affanno. Spesso e volentieri lo stop o il ridimensionamento di alcuni servizi – ha concluso Crudele – è causato proprio da organici carenti».
LA NOTA COMPLETA DELL’ORDINE DEI MEDICI DI ISERNIA QUI