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  • Maxi evasione: in manette il neo patron dell’Ittierre

    MAXI EVASIONE FISCALE: IN CORSO DI ESECUZIONE 8 MISURE DI CUSTODIA
    CAUTELARE IN CARCERE ED IL SEQUESTRO DI BENI PER OLTRE 63 MILIONI DI EURO

    Tra gli arrestati anche Antonio Rosati, patron di Oti, le Officne tessili italiane, che lo scorso 3 aprile si era aggiudicato l’Ittierre di Pettoranello.

    I finanzieri del Comando Provinciale di Milano stanno dando esecuzione, in queste ore, ad
    un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Milano nei confronti
    di 8 indagati per associazione a delinquere finalizzata alla frode fiscale, tramite
    l’emissione e l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti per circa 250 milioni di euro.
    Contestualmente è in corso anche il sequestro preventivo finalizzato alla confisca per
    equivalente di beni e disponibilità finanziarie per oltre 63 milioni di euro.
    Le indagini, svolte dal Nucleo di Polizia Tributaria di Milano e dirette dal Sost. Procuratore
    della Procura della Repubblica di Milano, Dott. Carlo Nocerino – hanno permesso di
    accertare un articolato sistema di frode fiscale perpetrato nei settori della logistica,
    facchinaggio, trasporto su strada e servizi alle imprese, attraverso l’utilizzo strumentale di
    consorzi e società cooperative. L’operazione trae origine da un’attività svolta dall’Agenzia
    delle Entrate – Ufficio Centrale Antifrode e si è sviluppata attraverso un modello investigativo
    sperimentale, promosso dalla Procura della Repubblica di Milano in materia di contrasto ai
    fenomeni di evasione fiscale, contributiva ed intermediazione e collocamento fraudolento di
    manodopera, che vede coinvolti anche INPS e Direzione Territoriale del Lavoro.
    Le successive indagini di polizia giudiziaria svolte dalla Guardia di Finanza hanno condotto
    all’individuazione di un’associazione criminale costituita da “imprenditori occulti” (reali gestori e
    beneficiari del sistema), “organizzatori” e/o “agevolatori” (commercialisti e consulenti del lavoro
    che hanno formalmente costituito le cooperative, reclutato i soci lavoratori, curato gli aspetti
    amministrativi, contabili e fiscali), meri “prestanome” che, avvicendandosi ed alternandosi nelle
    cariche societarie, ne hanno assunto formalmente le relative responsabilità.
    Nelle operazioni sono impegnati in tutto il territorio nazionale oltre 70 finanzieri nonché
    funzionari dell’Ufficio Centrale Antifrode dell’Agenzia delle Entrate.

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