Un secco «No» alla scelta di dimezzare la postazione medicalizzata del 118 a Castiglione Messer Marino arriva dalla segreteria provinciale del Pd Chieti.
«Ci auguriamo che la Pasqua appena trascorsa sia servita all’Assessore regionale alla Sanità, Nicoletta Verì per riconoscere l’errore commesso e per tornare sui suoi passi in merito alla decisione presa di dimezzare a 12 ore la postazione medicalizzata del 118 a Castiglione Messer Marino. – si legge in una nota stampa della segreteria Pd – Siamo dinanzi ad un’altra scellerata decisione della Regione Abruzzo a guida centrodestra che penalizza fortemente le aree interne in considerazione anche del delicato e difficile momento che stiamo attraversando dal punto di vista sanitario a causa della pandemia da Covid-19. La Verì riconosca dunque l’errore commesso e si attivi quanto prima per ripristinare il servizio delle medicalizzate h24».
«Non farlo – continuano dal Pd – significa dare uno schiaffo alle comunità che tanto si sono battute affinché fosse riconosciuto loro il diritto alla salute. Non farlo significa anche vanificare il lavoro svolto dalla precedente giunta regionale di centrosinistra alla quale va riconosciuto il merito di aver investito sulle postazioni medicalizzate del 118 nelle aree interne e di aver concretizzato il programma di riqualificazione della rete Emergenza/Urgenza territoriale garantendo così la rete di prevenzione e di intervento.
Condividiamo le intenzioni del Consigliere regionale e capogruppo del Pd, Silvio Paolucci, di portare all’attenzione del Consiglio regionale la decisione presa dalla giunta Marsilio con la speranza che tutto ciò non abbia seguito. Il diritto alla salute è un diritto che deve essere garantito a tutti, soprattutto a quelle comunità delle aree interne già sofferenti perché meno prossime a presidi ospedalieri. Dopo il depotenziamento della rete emergenza urgenza nei territori del Sangro/Aventino, ora siamo dinanzi a questa irresponsabile scelta di dimezzare le ore medicalizzate a Castiglione Messer Marino. A questo non ci stiamo! Siamo vicini al territorio e ci batteremo con loro per tutelare il loro diritto alla salute».