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  • Monaco: «Sull’ospedale di Agnone servono risposte concrete. I confini non siano barriere che negano diritti»

    «Le aree di confine e montane non possono essere dimenticate. L’ospedale “Caracciolo” di Agnone rappresenta un presidio sanitario essenziale non solo per il Molise, ma anche per l’Abruzzo, in particolare per le popolazioni dell’alto Vastese e del versante sangrino. Non possiamo accettare che i confini amministrativi diventino barriere che negano diritti fondamentali e impoveriscono tutti, specialmente le comunità più fragili».

    Lo dichiara il consigliere regionale e capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra, Alessio Monaco, promotore insieme al consigliere Vincenzo Menna della Risoluzione n. 35 del 30 settembre 2025 che sarà discussa martedì 28 ottobre, alle ore 10, in seduta straordinaria e urgente della V Commissione consiliare “Salute, Sicurezza Sociale, Cultura, Formazione e Lavoro”, presieduta da Paolo Gatti, presso la sala “G. D’Annunzio” del Palazzo dell’Emiciclo a L’Aquila.

    All’ordine del giorno, oltre all’esame della risoluzione, sono previste le audizioni di Silvana Di Palma, sindaca di Castiglione Messer Marino e componente del Comitato Ristretto della ASL 2 Lanciano-Vasto-Chieti, e di Daniele Saia, sindaco di Agnone e presidente della Provincia di Isernia.

    «Nel 2025 è inaccettabile che cittadini che vivono in territori montani e disagiati debbano rinunciare al diritto alla salute a causa di logiche burocratiche o confini amministrativi. Serve una visione interregionale, responsabile, capace di rafforzare la cooperazione sanitaria tra Abruzzo e Molise. Difendere il “Caracciolo” significa tutelare una sanità di prossimità e garantire pari diritti a tutte e tutti, indipendentemente dalla geografia», conclude Monaco.

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