AGNONE. Oltre 20mila persone, le stime degli organizzatori, hanno assistito alla ‘Ndocciata dell’Immacolata, quest’anno dedicata a San Giovanni Paolo II che l’8 dicembre 1996, in occasione del cinquantesimo anniversario di sacerdozio, a Roma, in piazza San Pietro, ricevette in dono dalla Regione Molise il rito del fuoco più grande al mondo.
E proprio al papa santo prima dell’inizio della manifestazione è stato intitolato un bassorilievo in bronzo posizionato lì dove il 19 marzo del 1995, Karol Wojtyla spronò le popolazioni delle aree interne a non arrendersi alle difficoltà quotidiane.
L’opera realizzata dalla pontificia fonderia Marinelli, è stata benedetta dal cardinale Paolo Sardi che, ieri mattina, ha donato una reliquia di San Giovanni Paolo II alla città di Agnone. La reliquia, una ciocca di capelli, sarà conservata nella chiesa madre di San Marco Evangelista. Il tutto reso possibile dal lavoro messo in campo dal prefetto vaticano Enrico Marinelli, capo della sicurezza durante il pontificato di Wojtyla. Alla ‘Ndocciata hanno preso parte anche i due presidenti di Regione e Provincia di Isernia, Paolo Frattura e Luigi Brasiello.
Entrambi si sono detti convinti che l’evento dovrà essere una vetrina importante per il Molise a Expo 2015. A riguardo hanno incoraggiato l’amministrazione comunale e il presidente della Pro loco, Giuseppe Marinelli, che giovedì insieme al sindaco Michele Carosella, si recherà a Milano. Dalla trasferta meneghina si capiranno le reali possibilità che la ‘Ndocciata possiede per illuminare la Madonnina.
(nelle foto la marea di gente che ha assistito alla ‘Ndocciata e il cardinale Paolo Sardi mentre benedice il bassorilievo in bronzo dedicato a San Giovanni Paolo II)