“L’incarico di primario facente funzione del reparto di Medicina del ‘Caracciolo’, conferito al reumatologo Franco Paoletti, deve costituire il primo passo per la riorganizzazione di un presidio con enormi potenzialità. La nomina di Paoletti non può e non deve passare come una ‘concessione’ straordinaria, bensì rappresenta un dovere e un obbligo da parte dell’Azienda nei confronti di chi vive nelle aree interne. È stato colmato un gap che durava, in maniera inaccettabile, da troppo tempo”.
Sono le parole di Andrea Greco che commenta così il provvedimento a firma dell’Asrem. L’Azienda sanitaria regionale dopo mesi di stallo ha infatti deciso di nominare un direttore di reparto. Tuttavia Greco seppur parzialmente soddisfatto, rilancia vecchie problematiche mai sanate.
“Oggi l’unico ospedale di montagna del Molise – sottolinea il capogruppo del M5S in Consiglio regionale – riconosciuto da Roma quale struttura di ‘area particolarmente disagiata’, continua ad avere pesantissime criticità, che vanno dall’obsoleto parco tecnologico alla cronica carenza di personale, senza dimenticare l’assenza di una figura cardine quale il direttore sanitario. Torno a segnalare la mancanza di una Tac, che costringe i pazienti a continui spostamenti verso Isernia per un esame che potrebbe effettuarsi tranquillamente al ‘Caracciolo’, se solo la Radiologia venisse dotata dell’apparecchiatura”.
Insomma, la nomina del reumatologo Paoletti resta solo un primo punto su cui intervenire e in fretta.
“Penso poi alle grandi possibilità del Laboratorio Analisi, che vive una situazione di incertezza dettata dai prossimi pensionamenti del personale. Ma anche al centro Dialisi che, soprattutto nei mesi estivi, potrebbe far lievitare la mobilità attiva, vista la richiesta delle tante persone che tornano in zona dalle grandi città. Non da meno la scandalosa situazione, più volte denunciata, delle modernissime sale operatorie inoperose da anni, malgrado la volontà dei chirurghi in forza nel presidio ad impegnarsi con almeno due sedute operatorie settimanali”.
Ed ancora evidenzia Greco: “Se tutto ciò venisse messo in rete sul territorio eviteremmo di sentir parlare di stop a ricoveri ordinari, come accaduto nelle ultime ore al ‘Cardarelli’ di Campobasso, già intasato con pazienti Covid. Più volte in passato ho proposto di decongestionare l’hub ricorrendo alle strutture periferiche per visite e interventi di routine. A luglio dello scorso anno abbiamo presentato un documento finanziario dettagliato, sottoscritto dai nostri parlamentari e da numerosi sindaci della zona. Il documento dimostra, numeri alla mano, che circa 15 milioni di euro all’anno sarebbero sufficienti per permettere al ‘Caracciolo’ di funzionare in maniera adeguata, tanto da soddisfare le necessità del territorio”.
Infine Greco chiosa: “Dai nuovi commissari, ai quali ho chiesto un incontro, mi aspetto un impegno concreto in questa direzione. Non è più il momento di elemosinare diritti sanciti dalla Costituzione, cosa che avviene soprattutto nelle aree interne del Paese. Per queste ragioni, insisto nel dire che la nomina del primario di Medicina resta solo il primo passo per rilanciare un’offerta sanitaria che dovrà essere capace di garantire pari dignità a tutti i molisani”.