AGNONE. La notizia di una possibile mobilitazione popolare a salvaguardia del “Caracciolo”, è ribalzata nella Capitale dove a raccoglierla tempestivamente il gruppo dei “Tassisti di Roma per il Territorio e per l’ospedale interregionale di Agnone”. Una colonia sterminata di circa quattromila lavoratori su gomma pronti a dare filo da torcere a chi continua a non ascoltare le esigenze di un intero territorio chiamato a fare i conti con tagli indiscriminati ai servizi.
“Siamo autisti per professione e conosciamo bene quali sono i tempi di percorrenza per raggiungere la città da un capo all’altro – scrivono i portavoce del gruppo, Tonino Schiappoli, Arnaldo Sabelli, Franco Amicone, Ady Cianci e Antonio Cirulli – così come siamo a conoscenza dei lunghissimi tempi di percorrenza per raggiungere Isernia o Campobasso dalle nostre zone su strade dissestate e tortuose. Una viabilità assolutamente impraticabile nei mesi invernali, con condizioni meteo che incidono pesantemente sulla durata del viaggio – proseguono -. Bufere di neve che spesso e volentieri creano un completo isolamento.
E’ così che ancora una volta, noi tassisti per il Territorio e l’ospedale interregionale di Agnone, siamo pronti a partecipare a tutte le iniziative che si riterranno necessarie di mettere in campo a salvaguardia dell’unica struttura sanitaria presente in zona. A riguardo ipotizziamo la data di venerdì 31 maggio per organizzare una grande manifestazione di popolo che dovrà coinvolgere oltre le nostre auto bianche, trattori, mezzi pesanti e chiunque continua caparbiamente a vivere nelle aree interne del Molise, del Chietino e dell’Aquilano. Il nostro appello – concludono – va nella direzione che questo ospedale, l’ospedale dei nostri padri, non venga smantellato ma al contrario, per quanto possibile, potenziato e comunque resti un reale presidio territoriale a garanzia e tutela del diritto alla salute, scolpito a caratteri cubitali nella Costituzione della Repubblica italiana”.