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  • Paga orologi con assegno clonato, in manette una donna

    A seguito di una segnalazione del titolare di una gioielleria di Campobasso, la Polizia ha tratto in arresto, in flagranza di reato, una donna di origini campane, G.T. di anni 51, resasi responsabile di truffa aggravata, sostituzione di persona e uso di documento d’identità falso valido per l’espatrio.
    Nei giorni scorsi, un uomo dall’accento napoletano aveva contattato – telefonicamente – il titolare della gioielleria, fingendosi interessato all’acquisto di orologi “Omega”. La trattativa si era conclusa favorevolmente con la manifestata intenzione dell’uomo (utilizzatore di utenza telefonica riconducibile ad una società multinazionale di Milano) di acquistare cinque orologi per un importo complessivo di 15.850 euro. Il pagamento della merce sarebbe dovuto avvenire con assegno circolare di pari importo.
    Tuttavia, il commerciante, non fidandosi dell’acquirente, richiedeva la verifica dell’assegno prima di cedere gli orologi e si accordava per un appuntamento con l’acquirente per la giornata di ieri.
    Alle ore 11 di ieri, il gioielliere e una donna di origine napoletana (identificata poi per G.T.), presentatasi con l’assegno circolare, si sono incontrati presso la filiale di una banca. Il Direttore, al fine di avere il “bene emissione” dell’assegno, provvedeva a telefonare alla filiale di una banca di Torre del Greco (NA). Convinto di parlare con detto Istituto di credito, acquisiva le necessarie informazioni e garanzie per l’effettuazione dell’operazione di versamento dell’assegno sul conto corrente del cliente gioielliere. In realtà la telefonata era stata deviata da terzi ignoti a un complice della donna che garantiva la banca e il suo cliente dell’operazione. Infatti il centralino della filiale di Torre del Greco da alcuni giorni risulta avere guasti tecnici periodici.
    A transazione effettuata, la donna ritirava gli orologi per andare via quando veniva bloccata da uomini della Squadra Mobile per un controllo.
    In sede di verifiche, emergeva che la donna era in possesso di una carta di identità valida per l’espatrio falsa, emessa a favore della presunta titolare del conto corrente della banca di Torre del Greco dal quale sarebbe stato tratto l’assegno utilizzato per il pagamento del prezzo d’acquisto degli orologi, ma il cui numero di documento è attribuito ad una carta rilasciata dal Comune di Milano ad un soggetto che ne ha dapprima denunciato lo smarrimento, poi ritrovata e restituita al suddetto Comune per la distruzione. Le immediate verifiche operate, consentivano di appurare che nessun assegno era stato emesso con quel numero ed importo dalla filiale di Torre del Greco (NA), ma si trattava di un assegno clonato, negoziato in precedenza presso altra filiale e per importo diverso.
    La perquisizione effettuata dal Commissariato P.S. “Vicaria – Mercato” presso l’abitazione della donna in Napoli dava esito negativo.
    Si appurava, infine, che un’analoga truffa era stata effettuata con il medesimo modus operandi e con la filiale della banca di Torre del Greco ai danni di un gioielliere cliente di altra banca di Castel di Sangro (AQ).

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