A rincarare la dose rispetto alle denunce pubbliche del consigliere Monaco è stato l’ex assessore alla Sanità e oggi consigliere regionale di opposizione Silvio Paolucci. Proprio Paolucci scrisse e firmò la bozza degli accordi di confine, quel patto tra due Regioni e due aziende sanitarie che avrebbe rilanciato il ruolo strategico del “Caracciolo” di Agnone, mettendolo a sistema e “in filiera” con l’ospedale di Castel di Sangro. Più medici a disposizione, più servizi per i territori montani sia di Abruzzo che del Molise, intuibili vantaggi per i cittadini. Questo avrebbero significato gli accordi di confine, miseramente accantonati dai politici ai quali gli elettori hanno consegnato la gestione della cosa pubblica.

Non solo, perché oggi vengono messe in discussione anche le “conquiste” degli anni scorsi, come appunto la presenza del medico a bordo delle ambulanze. Già soppressa la medicalizzazione per il 118 di Agnone, con le ambulanze dell’Alto Molise costrette a fare la spola verso l’ospedale di Isernia, nei prossimi giorni anche la postazione dell’emergenza urgenza del distretto sanitario di Castiglione subirà nei fatti la stessa sorte, perché è rimasto in servizio un solo eroico medico che evidentemente non potrà coprire tutti i turni di servizio.

Silvio Paolucci fu colui che, da assessore regionale alla Sanità, mise la firma sull’atto che assegnò i medici a bordo dell’ambulanza di riferimento dell’Alto Vastese. «Fu un grande risultato, quello del 2017, un risultato del territorio e per il territorio. – ha spiegato Paolucci ai nostri cronisti presenti sul posto – Fu una battaglia vinta dalla oggi sindaca Silvana Di Palma e dagli altri sindaci del territorio che pretesero un investimento, da parte della Regione, sull’emergenza urgenza. Castiglione passò da una postazione H12 senza medico ad un H24 con medici a bordo. Un grande investimento ed una grande operazione che oggi vengono semplicemente eliminati dalla maggioranza di centrodestra in Regione. E’ in via di approvazione un documento che taglia la metà delle postazioni del 118 sul territorio del Chietino. Il risultato è che non avremo più i medici sulle ambulanze e nemmeno più i medici di medicina generale. Un fallimento su tutta la linea da parte della Giunta Marsilio.

E mi rivolgo anche all’assessore Tiziana Magnacca che è originaria proprio di Castiglione Messer Marino. Aumentano le tasse per i cittadini e si tagliano i servizi sanitari basilari come l’emergenza urgenza. Nel frattempo continuano a dare soldi pubblici al Napoli calcio, alle sagre, al festival della birra, addirittura ad un viaggio in Spagna per andare a festeggiare la festa della Repubblica a Madrid; e qui i medici non ci sono. Non si trovano soldi per pagare i medici e metterli in condizioni, anche economiche, di venire a presidiare le postazioni 118 dell’Alto Vastese e i Comuni con il servizio di medicina generale. Questa è una grande vergogna, è uno scandalo che va denunciato e combattuto con ogni forma di protesta».

L’obiezione, che poi è un alibi, dell’assessorato alla Sanità e della stessa Asl è il solito ritornello: non ci sono medici. Una “barzelletta” alla quale Paolucci ribatte senza problemi: «Intanto i medici vanno incentivati a venire nelle zone montane dell’entroterra e le risorse ci sono, basterebbe ridurre quelle spese di cui parlavo prima, come i quindici milioni di euro per il Napoli Calcio o tutte le sagre e feste di paese finanziate dalla Regione a guida Marsilio. In secondo luogo i medici devono ruotare dalle postazioni delle città e delle zone meno disagiate, come avviene in tutte le altre realtà italiane. Incentivi economici e rotazione dei medici, così il problema della carenza di professionisti è presto risolto».
Francesco Bottone