Si annuncia estremamente ricco il programma di sabato 14 settembre, terza giornata di Performative04, il festival internazionale di performance d’arte, danza, musica e teatro del MAXXI L’Aquila organizzato in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti dell’Aquila.
Alle 9.30, nella parte più antica della città dell’Aquila, nella cornice suggestiva della Fontana delle 99 Cannelle, Alix Boillot propone la performance vocale L’Eternità (1) con Maria Piera Fusi in cui il canto porta al pianto attraverso una liquefazione di emozioni. La performer restituisce le lacrime al ciclo eterno dell’acqua e si trasforma, emblematicamente, nella centesima cannella.
Alle 11.00 Giuseppe Armogida e Cecilia Guida propongono due talk su aspetti legati alla performance, allo spazio pubblico e alla partecipazione.
Tante, nel corso della giornata, le proposte dedicate alla danza, a partire dalla coreografia Wo MAN di Amala Dianor interpretata da Nangaline Gomis alle 12.00 e alle 17.30, nella Sala della Voliera di Palazzo Ardinghelli: mescolando hip-hop e danza contemporanea e attingendo alle loro radici senegalesi, i due artisti hanno formato un gioco di specchi intorno al tema dell’identità. Wo-Man è la versione femminile di un “io” corale, ricco di diverse influenze e di radici plurali.
Alle 12.30 ci si sposta in un altro dei luoghi iconici della città, nello spazio di ingresso del Parco del Castello fra il possente Forte Spagnolo, il vivace Auditorium progettato da Renzo Piano e la Fontana Luminosa per Le classique c’est chic!, la performance partecipativa della danzatrice e coreografa Anna Basti, che da anni porta avanti questo progetto con l’obiettivo di avvicinare il grande pubblico alla tecnica della danza classica accademica, con la volontà di fornire a più persone possibili strumenti di comprensione e di riappropriazione del proprio corpo.
Alle 16.30 si torna in museo per Collezione impermanente: protagonisti gli studenti dell’Accademia di Belle Arti dell’Aquila e dell’École Supérieure d’Art Annecy-Alpes, con i docenti Lucia Bricco e Myriam Laplante in collaborazione con Elena Bellantoni e David Zerbib. Ad ogni partecipante sarà proposto di dare vita a una immagine e di riflettere sul proprio futuro. Gli spazi del museo preposti alla visita saranno immersi in una luce notturna, a evocare il sogno e l’impalpabile e ogni performance si attiva e illumina durante la visita guidata da Lucia Bricco e Myriam Laplante come parte di un’unica esposizione (im)permanente formata da una serie complessa e poliedrica di tableaux vivants.
Tiziano Scarpa è protagonista alle 18 di uno degli appuntamenti più attesi del Festival: la con-formance Profittevoli esempi di vizio e di virtù, incontro di stand up poetry dello scrittore che, alla ricerca di un’iniezione di energia morale, si guarda intorno e chiede aiuto a vegetali, animali, oggetti, prima di rivolgere lo sguardo verso gli eroi ed eroine del nostro tempo.
Dalle 19, una vera e propria carovana attraversa le strade del centro, dal Forte Spagnolo a Piazza Duomo, con l’imponente performance partecipativa e itinerante Terre Sonanti – Il Mammut a cura di Silvia Di Gregorio, momento clou dell’omonimo progetto portato avanti negli scorsi mesi attraverso laboratori aperti e partecipati. Si restituisce, simbolicamente, vita al fossile di Mammut custodito in un bastione del Forte e riprodotto in dimensioni reali per esplorare collettivamente l’immaginario suscitato dalla sua presenza e farne l’espressione della forza generativa dell’arte e del ridestarsi sul territorio di una profonda energia vitale. Quasi un centinaio le associazioni, scuole, enti, istituzioni e Comuni del territorio che hanno partecipato offrendo collaborazione e sostegno al progetto che vedrà questo enorme manufatto attraversare nei prossimi mesi il territorio aquilano.
In serata, alle 21.30 in Piazza Santa Maria Paganica, performance partecipativa ideata da Marco Torrice che restituisce il lavoro del workshop condotto dall’artista nei due giorni precedenti presso le sale del Palazzetto dei Nobili all’insegna del Melting Pot, una pratica di danza nata con l’idea di facilitare il dialogo tra danzatori di diversi stili mescolando differenti approcci alla performance. Ciò include il “Cypher”, una struttura improvvisativa tipica della Street Dance, con la performance partecipativa, in cui il pubblico e gli artisti si fondono nella stessa funzione.
Alle 22.30 il dj-set di Mary Gehnyei, chiude in Piazza Santa Maria Paganica il festival.